Ricercata per suggestivi city break a Istanbul dal sapore mediorientale, amata per il suo mare blu in cui veleggiare pigramente lungo la costa o rilassarsi sulle sue incantevoli spiagge, la Turchia offre molto anche fuori stagione. Soprattutto per andare alla scoperta della sua storia secolare di cui, da est a ovest del Paese, si possono ammirare preziose testimonianze. Tra queste, Efeso, una delle più importanti città dell'antichità e, oggi, uno dei più noti siti archeologici del Mar Mediterraneo che attira, ogni anno, migliaia di turisti da tutto il mondo.
Situata lungo la costa, a circa 50 km da Smirne, l'arrivo a Efeso è un salto nel tempo. Di almeno duemila anni, quando era un ricco centro commerciale e capitale della provincia romana di Asia. Fino al IV secolo, quando iniziò il suo declino a causa della perdita d'importanza del porto a favore di centri dell'entroterra, e la popolazione l'abbandonò definitivamente intorno al VIII secolo. Fu solo verso la metà dell'Ottocento che, grazie alla costruzione della ferrovia da Istambul a Baghdad, vennero organizzate spedizioni di archeologi europei alla ricerca del Tempio di Artemide. Al tempo, infatti, Efeso dovette la sua fama, oltre che alla ricchezza, anche alla presenza di questo tempio spettacolare, considerato una delle Sette meraviglie del mondo antico. Della sua grandiosità oggi non rimangono che poche rovine a seguito di un incendio doloso che lo distrusse nel 356 a.C. Molto è invece rimasto dell'impianto della città che, protetta da una cinta muraria lunga 8 km e alta 6 metri, si allungava dal porto verso l'interno.
Dall'ingresso al sito, si procede lungo la Via dei Curati, una strada ampia lastricata di marmo, che conduce ai principali edifici di Efeso. Ai lati della via si trovano i resti degli antichi portici con colonne e raffinati pavimenti a mosaico, dove gli abitanti si riparavano dal sole o dalla pioggia, il Tempio di Adriano, esempio di architettura romana riccamente decorato e una lastra di marmo su cui è scolpita a bassorilievo l'effigie ben conservata di Nike, personaggio della mitologia greca e simbolo della vittoria.
La Via dei Curati procede in discesa, verso l'Agorà commerciale, cuore dell'antica Efeso. E già da lontano compare la splendida Biblioteca di Celso, dedicato a Tiberio Giulio Celso, illustre personaggio dell'età traianea che qui fu seppellito. La facciata è finemente decorata con diversi tipi di marmi e da quattro nicchie in cui si trovano le statue celebranti virtù di Celso: saggezza, virtù, benevolenza e sapienza.
Superata l'agorà, passando sotto un arco, si arriva al Teatro di Efeso. Progettato secondo i canoni ellenistici, a forma semicircolare, ha subìto interventi successivi per aumentare la platea e poteva accogliere fino a 24mila spettatori.
Il percorso dell'antica città di Efeso si conclude con la Chiesa di San Giovanni che fanno di questo sito archeologico anche meta di pellegrinaggio cristiano. Secondo alcune fonti, infatti, l'apostolo Giovanni avrebbe vissuto ad Efeso parte della sua vita e fu poi qui seppellito.
16 ottobre 2014
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