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Thailandia, nell'antica capitale di Ayutthaya

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Thailandia, nell'antica capitale di Ayutthaya

  • – di Arianna Garavaglia
Ayutthaya è stata capitale del Siam dal 1350 al 1767 (foto Milestone Media)
Ayutthaya è stata capitale del Siam dal 1350 al 1767 (foto Milestone Media)

Un euro e mezzo. Sborsata la cifra pattuita si sale a bordo del minivan. Direzione Ayutthaya, antica capitale del Siam, e oggi museo a cielo aperto con templi, stupa, Buddha giganti e i caratteristici prang, obelischi a forma di cactus che richiamano le torri della cambogiana Angkor Wat.

Raggiungere Ayutthaya da Bangkok è molto facile. Dalla fermata di Victory Monument dello skytrain, la metropolitana sopraelevata, partono diversi pulmini che collegano la capitale thailandese a diverse regioni della provincia.

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Ayutthaya dista solo 86 km e si raggiunge in un'ora. I minivan partono quando sono pieni, quindi ogni venti minuti circa. Gli altri passeggeri sono soprattutto studenti e casalinghe che scendono in vari punti concordati del tragitto.

Ayutthaya, palazzi, templi e tuk tuk
Appena arrivato ad Ayutthaya il viaggiatore indipendente diventa preda di procacciatori di clienti che offrono il giro dei luoghi di interesse della città. Se si ha poco tempo e si decide di accettare e salire su uno dei tanti tuk tuk in attesa alla stazione dei pullman è meglio essere molto chiari su tragitto e tappe. Un'alternativa è quella di affittare una bici, chiedere una mappa e muoversi in autonomia.

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Le rovine della città di Ayutthaya si trovano principalmente su un'isola alla confluenza di tre fiumi: Chao Phraya, Pasak e Lopburi. Il sito dà ancora un'idea del passato glorioso della città. Fondata nel 1350 Ayutthaya è stata la seconda capitale del Siam dopo Sukhotai. Il regno di Ayutthaya durò per più di quattro secoli e toccò l'apice dello splendore economico, politico e militare nel XVI secolo.
Ma nel 1767, dopo un assedio di 15 mesi, la città fu espugnata dall'esercito birmano che la depredò delle sue ricchezze. Caduta Ayutthaya, la capitale della Thailandia fu spostata a Thonburi, a ovest del fiume Chao Praya, nell'attuale Bangkok.

Le rovine di Ayutthaya sono tutelate dall'Unesco dal 1991. Parte delle costruzioni in stile thailandese e influenze khmer sono stati ristrutturati. Il sito archeologico si estende su 300 ettari.
Tra gli edifici più fotografati il Wat Phra Si Sanphet. Costruito nel XIV per ospitare cerimonie religiose era il palazzo più grande della città. Al suo interno si trovava una statua di Buddha alta 16 metri e coperta d'oro, fatto fondere poi nel ‘700 dai birmani.
Merita una visita anche il Chao Sam Phraya National Museum, che espone 2400 oggetti ritrovati nel sito archeologico tra le quali gigantesche testa di Buddha di due metri.
Il simbolo di Ayutthaya si trova al Wat Phra Mahathat. Si tratta delle testa di pietra di un Buddha incorporata nelle radici di una pianta e fotografata su tutte le guide.
Fuori dall'isola si trova Wat Phanan Choeng che custodisce una statua di Buddha alta 19 metri del XIV secolo.

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