Montagne di ghiaccio, distese di neve e poi pinguini, balene e leoni marini. L'Antartide - la zona più remota del pianeta, attraversata per la prima volta dal britannico James Cook alla fine del ‘700 - non è più solo una destinazione per scienziati e ricercatori. Da qualche anno, durante l'estate australe, le rotte degli antichi esploratori si aprono a viaggiatori alla ricerca di un'esperienza unica. Si tratta del viaggio della vita, impegnativo dal punto di vista fisico ed economico ma ripagato da uno spettacolo unico e da una natura estrema.
Gli itinerari proposti da diversi i tour operator partono dalla punta meridionale dell'America Latina, e toccano la penisola antartica e le Isole Shetland Australi.
Le crociere prevedono l'utilizzo di navi con scafi rompighiaccio, hanno personale esperto di rotte antartiche e infermerie di bordo.
I tour partono da Ushuaia in Argentina, oppure da Punta Arenas in Cile. In nave si attraversa il canale di Drake, sorta di spartiacque tra Atlantico e Pacifico e si arriva all'isola di King George. Superata l'isola la nave viene ancorata al largo della penisola antartica e inizia l'esplorazione del Continente Bianco che si raggiunge in gommone.
Il tour prosegue e si toccano le isole Shetland australi, arcipelago a poche decine di km a nord delle penisola antartica, scoperte nel 1819 dal mercante inglese William Smith sospinto su queste isole da una tempesta.
Si fa tappa a Deception Island, nella parte sud-occidentale dell'arcipelago, antica caldera vulcanica. Le pareti della caldera sono parzialmente sprofondate originando una baia naturale a forma di ferro di cavallo. Oggi l'isola, una delle più visitate dell'arcipelago, durante l'estate australe ospita stazioni di ricerche scientifiche argentine e spagnole che studiano l'attività sismica. I turisti hanno la possibilità di vedere i resti dell'abbandonata stazione baleniera e l'insediamento militare che ospitava i britannici fino agli Anni '60.
Si tocca poi Half Moon Island, famosa per la sua fauna. Le sue scogliere accolgono colonie di pinguini antartici, gabbiani del kelp e numerose specie di foche.
Anche a Yankee harbour, protetta da una penisola di circa 1 km sull'isola di Greenwich, si avvistano numerosi animali come le foche di Weddel, foche mangia granchi, elefanti marini e migliaia di pinguini.
La più grande colonia di pinguini della penisola antartica si trova a Cuverville island. L'isola si estende lungo lo stretto e scenografico Errera channel, dove la navigazione si svolge tra iceberg incagliati sui bassi fondali.
A Neko Harbour ad Andvord bay si radunano invece esemplari di balenottere antartiche. Neko Harbour è una delle zone più scenografiche della penisola antartica circondata dalle alte montagne e da imponenti fronti glaciali.
La navigazione prosegue per Petermann Island con le sue acque abitate dalla balene e per Port Lockroy, sull'isola di Gaudier. Port Lockroy nella prima metà del ‘900 è stata un'importante baia utilizzata dai cacciatori di balene e poi riconvertita in base militare britannica tra il 1941 e il 1962. Alla fine degli anni '90 la base è stata ristrutturata e convertita in piccolo museo grazie all'Antarctic Heritage Trust, l'associazione neozelandese che opera nella divulgazione scientifica e nella conservazione delle testimonianze legate alla storia delle esplorazioni antartiche. Dal museo di Port Lockroy è anche possibile inviare lettere e cartoline con lo speciale timbro dell'ufficio postale più a sud del mondo.
Ultima tappa prima del rientro è Wilhelmina bay, chiamata così in onore della regina d'Olanda che ha regnato su questo remoto territorio fino al 1948. Wilhelmina bay è conosciuta soprattutto per la sua popolazione di balene e i suoi promontori innevati ed è una delle mete più fotografate delle spedizioni nel sud del mondo.
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16 gennaio 2015
Antartide, sulle rotte degli esploratori. Tutte le informazioni
Rotta verso Capo Nord, a bordo del postale
Nel Grande Nord, a caccia dell'Aurora
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