Sono tanti i punti vicini all'isola dove fare snorkeling e immersioni, tutti raggiungibili con pochi minuti di barca. Come per esempio le due rocce verticali chiamate Le Due Sorelle che ospitano coralli morbidi e dove si avvistano le tartarughe. Oppure a Kasimo, due chilometri di barriera corallina con grotte abitate da pesci colorati e una profondità massima di 12 metri. Oppure i faraglioni indicati come i Quattro Fratelli, a quindici minuti di navigazione.
Tra gli incontri subacquei più spettacolari si contano quelli con gli innocui squali balena, animali che superano i 12 metri e si nutrono solo di plancton, che nuotano in queste acque verso ottobre. E poi le grandi star del canale del Mozambico: le balene che passano anche per il mare di Tsarabanjina tra giugno e ottobre.
Arcipelago delle Mitsio tra lemuri e villaggi di pescatori
Tsarabanjina è anche il punto di partenza per esplorare le isole dell'arcipelago. In barca si raggiunge Nosy Ankarea isola deserta coperta di foreste e conosciuta per i suoi baobab. Un'altra tappa è la Grande Mitsio. È la più grande dell'arcipelago, è coperta da foreste e circondata da lunghe spiagge punteggiate da villaggi di pescatori.
E poi una delle mete più conosciute: Nosy Komba, famosa anche come l'isola dei lemuri. Queste scimmiette sono ormai abituate ai turisti ed è facile attirarle con qualche banana.
Passeggiando per i villaggi di Nosy Komba si respira atmosfera d'Africa. È la vita di tutti i giorni con i campetti di pallacanestro dove i ragazzini si sfidano sotto un sole infuocato che arroventa la temperatura fino a 30 gradi. E i piccoli negozi dove le donne vendono ai pochi turisti di questa stagione maschere in legno, tovaglie, dipinti e olii essenziali di ylang-ylang. Poco più in là, in una casetta con le pareti di lamiera, va in scena una messa che più che una cerimonia religiosa sembra un concerto con bambini che ballano e una donna che canta al microfono.
La visita a Nosy Komba si può concludere in giornata. Tornati a Tsarabanjina alla sera c'è un esperienza che non si può non fare almeno una volta prima di partire: il bagno notturno nelle acque calde dell'Oceano Indiano. Sotto il cielo carico di stelle di questa estate australe ci si lascia galleggiare tra le onde illuminate dal plancton fosforescente che manda lampi di luce dal mare scuro. Ultimo luminoso ricordo di Tsarabanjina.
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