«Posso annunciarvi che il Madagascar è la terra promessa dei naturalisti!» Queste le parole del botanico e naturalista francese Philibert Commerson che nel 1771, dopo la circumnavigazione del globo, si fermò sull'isola-continente per studiarne la natura. E si può dire che, da allora, le cose non sono cambiate molto, se non per i mezzi di trasporto che hanno reso l'esplorazione più semplice. Basti pensare che ancora oggi nessuna strada arriva ad Anjajavy, villaggio nel cuore del Menabe, regione della costa ovest del Madagascar.
Lo si raggiunge solo con un volo privato, dalla capitale Antananarivo o dall'isola di Nosy Be, atterrando praticamente sulla spiaggia dell'Anjajavy l'Hôtel. Questo piccolo e raffinato complesso di ville, della catena dei Relais & Châteaux, si trova in una riserva privata di 450 ettari, habitat di oltre 1800 specie di piante endemiche, uccelli, lemuri e camaleonti. Ci si rilassa in spiaggia o nella propria abitazione, con tetto in foglie di satrana e legno di palissandro. Tra le avventure di mare più emozionanti c'è l'osservazione di balene e delfini, accompagnati dagli studiosi dell'associazione Megaptera.
Si atterra su una pista in erba, anche sull'isola di Nosy Saba, che fa parte dell'arcipelago delle Radama. Ad accogliere gli ospiti una ventina di suite con accesso diretto al mare, realizzate con legno locale e fibre naturali. Le attività di mare spaziano dalle immersioni alla pesca d'altura, fino alle escursioni con un'houseboat che porta alla scoperta dei reef più spettacolari. Serve invece un'ora e mezzo di barca veloce per raggiungere, da Nosy Be, il Nosy Iranja Lodge, su un'isola formata da due atolli collegati da una lunga striscia di sabbia bianca. Qui il mare sembra quasi irreale per la sua limpidezza e le infinite tonalità di verde e di blu. Ed è anche uno dei luoghi più amati dalle tartarughe che, da fine agosto a febbraio, arrivano per deporre le uova durante le alte maree notturne. Per vederle, in questo periodo, basta affiancare il biologo marino del lodge che vigila sulla nascita delle piccole tartarughe e le aiuta a raggiungere il mare.
Piedi nudi e pareo sono sufficienti per una vacanza al TClub Constance Lodge Tsarabanjina, nell'Arcipelago delle Mitsio, dove televisore, giornali e telefoni (a parte il proprio cellulare) non esistono. Da qui in barca si possono raggiungere isolette come Ankarea, Nosy Komba, dove si vedono i lemuri, primati progenitori delle scimmie che vivono solo in Madagascar, e Grande Mitsio.
Nosy Be è l'isola più celebre di questa parte di mare malgascio. Propone molti hotel e lodge e anche un ricco mercato a Hell Ville, la sua principale città. Qui si può acquistare qualche originale Papier Antaimoro, esclusivo del Madagascar: una carta ricavata dalla corteccia d'albero, decorata con fiori essiccati al sole. Oppure si può visitare la distilleria di Dzamandzar, fondata nel 1920, dove viene prodotto un ottimo rum.
L'isola di Sainte-Marie si trova invece di fronte alla costa occidentale. Qui, da luglio a ottobre, si avvistano le balene che arrivano nelle baie per svezzare i cuccioli. Uno dei suoi resort più particolari è il Princesse Bora (tel. 00261-205704003, villa da 130 euro) affacciato su una laguna turchese che la separa dall'Île Aux Nattes, isolotto che si raggiunge a piedi o in piroga. Il luogo perfetto per rilassarsi al sole nella privacy più completa.
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