Un bulbo di tulipano. Da qui e dall'Olanda del ‘600 nasce una delle prime bolle speculative della storia.
È il 1560 quando i primi tulipani arrivano per caso in Europa nel carico di un mercante olandese di ritorno dalla Turchia. È subito un grande successo. Il fiore va a ruba in tutto il continente e diventa un accessorio irrinunciabile prima tra i nobili e poi anche per il resto della popolazione. Possederlo è simbolo di gusto, lusso e ricchezza. Scatta la corsa ai bulbi e chi detiene quelli dei tulipani più belli intasca cifre astronomiche.
Il tulipano si diffonde in Francia e in Germania ma è in Olanda, e specialmente nel terreni alluvionali di Haarlem, che trova le condizioni migliori di fioritura. Intanto passa il tempo e la febbre dei tulipani non fa che aumentare. Le contrattazioni diventano febbrili, i prezzi schizzano alle stelle. Con la prospettiva di un maggiore profitto il bulbo, ancora prima di essere consegnato e pagato per intero, veniva rivenduto. Si scatena la dinamica speculativa: frenesia nell'acquisto e nella vendita. La bolla scoppia nel 1637 quando una prima caduta dei prezzi scatena panico e vendita in massa. È finita la mania del tulipano ma l'Olanda è rimasta da allora la patria mondiale di questo fiore.
Ad Haarlem, per la tulipanomania
Dal 20 marzo al 17 maggio ad Haarlem la febbre del tulipano torna a salire. Al Frans Hals Museum, museo che custodisce un'importante collezione di pittori olandesi del Secolo d'oro, e al parco botanico di Keukenhof (a Lisse, a qualche km da Haarlem) i visitatori possono ammirare fiori appena sbocciati accanto a presentazioni sulla "febbre dei tulipani" nel XVII secolo. Il Keukenhof inoltre, inaugura quest'anno una nuova mostra sulla mania del tulipano e sulla sua storia.
Per l'occasione è stato creato un nuovo tipo di birra dal nome "Tulpomaniabier", la birra dedicata al tulipano. Una bevanda storica che fa assaporare l'atmosfera del Secolo d'Oro.
Per ammirare lo spettacoli dei tulipani è stato realizzato un nuovo collegamento della linea di autobus nr. 50 che parte dalla stazione ferroviaria di Haarlem e porta direttamente al parco Keukenhof, dando la possibilità ai visitatori di combinare facilmente una visita alla città di Haarlem e al parco flore.
Chi si trova ad Haarlem ha l'occasione di scoprire questa città di 150mila abitanti a 15 minuti di treno da Amsterdam. Haarlem è bagnata dal fiume Spaarne e si trova nei pressi delle dune che vanno verso il mare del Nord.
Il centro di tutto è la Piazza del Mercato Grande, la Grote Markt. Qui affaccia la chiesa di San Bavo, con il suo campanile che svetta sui tetti della città, e poi palazzi d'epoca e bar con tavolini.
La chiesa gotica di St. Bavo è nota anche per il suo organo - suonato da Händel, Mozart, Mendelssohn - e per la tomba di Frans Hals, contemporaneo di Rembrandt e uno dei maggiori pittori del Seicento olandese. La chiesa, iniziata nel XIV secolo, era in origine cattolica ma diventa protestante con la Riforma nel ‘500.
Da non perdere anche il Municipio (Stadhuis), affacciato sempre sulla piazza. Stadhuis venne iniziato nel XIV secolo e poi ingrandito e completato fra il 1620 e il 1630.
Sempre nella Grote Markt si trova il Vleeshal, l'antico Mercato delle Carni del 1603 in stile rinascimentale.
E ancora in stile rinascimentale è anche Waag, l'edificio della Pesa pubblica, costruito nel 1598
Musei, da Michelangelo a Rembrandt
Haarlem ospita anche musei importanti come il Frans Hals Museum dove si trovano opere dei pittori olandesi Frans Hals, Jacob van Ruisdael e Pieter Saenredam.
E poi il Teylers Museum. Aperto nel 1784, è il più antico dei Paesi Bassi e opera tutelata dall'Unesco. La sua collezione comprende principalmente opere del XVIII e XIX secolo ma anche lavori di Michelangelo, Raffaello e Rembrandt.
Infine, sempre su Grote Markt, si trova l'alternativo di De Hallen Haarlem, spazio espositivo di arte contemporanea che ospita spesso mostre di fotografia e video.
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19 marzo 2015
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