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Cortili in festa a Cordova

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Cortili in festa a Cordova

  • – di Francesca Pace

Nell'entroterra dell'Andalusia, affacciata sulle acque del Guadalquivir, sorge Cordova, una delle città più affascinanti della Spagna. Un museo a cielo aperto e Patrimonio dell'Umanità, impreziosito dall'eredità del suo passato millenario che si ritrova nell'architettura raffinata delle diverse culture che si sono susseguite. Ma anche nelle tante feste e tradizioni mantenute vive, con orgoglio e allegria, dai suoi abitanti. In particolare, a maggio, quando si celebra la Fiesta de los Patios (dal 4 al 17 maggio), le cui origini risalgono all'epoca romana ed è proseguita durante la dominazione araba fino ai nostri giorni.

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Iscritta dal 2012 nell'elenco del Patrimonio Immateriale dell'Umanità dall'Unesco, la Festa dei Cortili regala un'atmosfera colorata e profumata a tutto il centro storico. Per due settimane, infatti, le case aprono le porte dei cortili e invitano a visitare questi piccoli angoli in fiore, dove gerani, gelsomini, garofani e zagare decorano le pareti bianche degli interni. Inoltre, la maggior parte dei cortili del centro storico diventano nuovi spazi per accogliere spettacoli di flamenco e gustare le saporite tapas di Cordova insieme a un calice di vino Montilla-Moriles.
I quartieri più popolari dove visitare alcuni dei cortili di Cordova sono quello dell'Alcázar Viejo, tra l'Alcázar e la parrocchia di San Basilio, quello di Santa Marina, quello della Magdalena o, ancora, nel quartiere ebraico, nella zona della Moschea-Cattedrale.

I fiori sono protagonisti anche di altri eventi che contribuiscono ad animare il mese di maggio. La Festa dei Cortili, che si conclude con la premiazione del patio più bello, è infatti anticipata dalla popolare Festa delle Croci, durante la quale le vie della città vengono decorate con croci fatte di fiori. A questo si aggiungono le decorazioni floreali di balconi e grate delle case che contribuiscono a colorare la maggior parte delle strade.

Passeggiando tra un cortile e l'altro non mancherà l'occasione per visitare le tante bellezze storiche e artistiche di Cordova. A cominciare dalla Mezquita, la moschea cattedrale simbolo della città e uno degli esempi più belli di arte araba. Costruita nel 785 sui resti di un'antica chiesa visigota, è caratterizzata all'interno da un labirinto di colonne con doppia arcata e preziosi in mosaico bizantino e marmi lavorati. Dopo la conquista cristiana, nel 1523, la moschea fu convertita in cattedrale inserendo spazi e simboli del nuovo culto tra cui una pala d'altare maggiore, la pala d'altare barocca e gli stalli del coro in legno di mogano. La moschea cattedrale si trova nel quartiere ebraico della Judería, una delle zone più importanti della città. Dichiarato Patrimonio dell'Umanità, racchiude, tra stretti vicoli e piccole piazze, i principali tesori architettonici di Cordova, tra cui una delle tre sinagoghe ancora presenti in Spagna e i bagni arabi di Santa Maria di cui si possono ancora ammirare le tre sale del Fridigarium, il Tepidarium e il Caldarium.
Da qui, attraversando il ponte romano sul Guadalquivir, si raggiunge la Torre de la Calahorra, un edificio difensivo creato dagli arabi e ampliato in seguito dai re spagnoli, al cui interno è allestito il museo dedicato alle culture cristiana, araba ed ebraica che hanno scritto la storia della città. Un mix di stili e tradizione che ne fanno un luogo unico nel suo genere. Infine, un altro edificio a testimonianza della convivenza delle diverse culture è l'Alcazar dei Re Cattolici, costruito come residenza reale nel XIV secolo ma impreziosito dai giardini interni e dalle fontane tipici dell'architettura araba.

8 maggio 2015

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