Viaggi24

Valle d'Aosta, la magia dell'autunno

  • Abbonati
  • Accedi
Weekend

Valle d'Aosta, la magia dell'autunno

  • – di Arianna Garavaglia
Un panorama della Valle d'Aosta (ph Armando Engaz)
Un panorama della Valle d'Aosta (ph Armando Engaz)

Per ammirare un bosco di faggi dalle chiome arancio e rosso-bruno la destinazione è Courtil a una manciata di chilometri da Bard. Châtillon,invece, con il parco del castello "Passerin d'Entrèves" è una scelta ideale per i suoi alberi monumentali distribuiti su tre ettari, aperti anche al pubblico. Qui dominano gli aceri con le loro chiome rosso fuoco. Rimane aperto fino a metà novembre anche il giardino rinascimentale francese del castello. Il maniero, che è privato, non è visitabile.

GUARDA LA GALLERY

Da non perdere, risalendo lungo la Dora tra la Valle di Brusson e quella di Saint-Vincent, la foresta del Col de Joux composta principalmente da conifere verdi e ciliegi selvatici ramati.
A Verrès, lungo la strada regionale della Val d'Ayas, si incontra l'arboreto " Borna di Laou " (luogo del lupo). Qui si ammirano ciliegi, frassini, castagni e nespoli.
A Verrayes si trova l'arboretum " Abbé P.L.Vescoz", orto botanico di specie esotiche: qui, tra 10.000 piante si vedono cedri, cipressi italici e sequoie. L'arboretum Abbé P.L.Vescoz, realizzato nei primi del ‘900, è il più antico della regione e si estende su una superficie di 12 ettari.

Nella zona di Torgnon un itinerario consigliato per il foliage autunnale porta al santuario di Saint-Evance, con vista panoramica su tutta la Valle d'Aosta. Durante l'escursione si vedono boschi di abeti, larici, pini silvestri, con un sottobosco di uva orsina, ginepro, rododendro.
Consigliato solo ai più esperti, invece, il tratto che dal villaggio di Etirol va verso il santuario di Gilliarey su un belvedere da dove si ammira tutta la Valtournenche e boschi di abeti, larici e pini silvestri.

Tappa successiva in località Entrebin, sulla collina di Aosta, si può visitare il " Parque d'Euntrebeun" dove dominano il frassini, olmi e castagni. Nel parco si trovano anche molte altre piante come abeti rossi, pini silvestri, pini neri, cedri, ciliegi, tigli e poi querce, noci, betulle, pioppi, castagni.
Sopra Courmayeur, nella Val Ferrat, le piste di fondo si trasformano in piacevoli passeggiate e le piante a foglia larga cedono progressivamente il passo ai "sempreverdi" e ai larici con il loro colore giallo-oro.

Si conclude con il Parco Nazionale Gran Paradiso con i suoi boschi di larici che si infiammano di giallo e arancione che contrastano con il verde intenso dei pini e degli abeti.
Il Parco, 70.000 ettari di territorio d'alta montagna compreso tra gli 800 metri di fondovalle e i 4.061 metri del Gran Paradiso, è il posto ideale per ammirare il foliage.
Sul lato valdostano sono comuni i lariceti mentre sul versante piemontese sono più diffusi i faggi. Da non perdere, in Valle di Rhêmes, il bosco monumentale di Artalle; in Valsavarenche il sentiero che porta al Rifugio Vittorio Emanuele II e a Cogne il sentiero che da Epinel si dirige verso il Colle Trajo.
Nel Parco nazionale Gran Paradiso si ammirano anche gli animali, come stambecchi e camosci che si preparano alle temperature rigide dell'inverno. L'autunno è anche l'ultima occasione per avvistare le marmotte che durante la stagione fredda andranno in letargo.

19 ottobre 2015

Momijigari, il rito del foliage giapponese

Autunno (appena fuori) New York

Scozia, il magico foliage d'autunno

© Riproduzione riservata