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Carnevale, le tradizioni della Valle d'Aosta

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Carnevale, le tradizioni della Valle d'Aosta

  • – di Arianna Garavaglia
(ph Assessorato Turismo)
(ph Assessorato Turismo)

Le Landzettes della Vallata del Gran San Bernardo
Il carnevale della Vallata del Gran San Bernardo è influenzato dalla sua antica storia.
Conosciuta anche come Coumba Freide, "Valle fredda" per i venti freddi che la sferzano, di qui passava la via romana delle Gallie diretta in Elvezia. Questa strada è poi diventata un tratto della via Francigena ed è stata percorsa nell'800 anche da Napoleone.

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Secondo la tradizione sarebbe stato proprio il passaggio del'imperatore francese all'origine dei particolari festeggiamenti per il carnevale storico della valle che vede come protagoniste le Landzettes, personaggi mascherati che indossano cappelli appariscenti e vestiti rossi coperti di nastri, specchi e lustrini.
I costumi sarebbero la trasposizione allegorica delle uniformi dei soldati francesi. Gli specchi servirebbero a scacciare gli spiriti maligni e le crine dei muli che tengono in mano servirebbero ad allontanare le correnti d'aria nefaste.
Durante il corteo, le maschere visitano le famiglie, entrano nelle case, ballano nelle strade e nelle piazze, mangiano e bevono ciò che viene loro offerto.
I Carnevali dei Comuni della Valle iniziano a gennaio e continuano fino al 9 febbraio.

A Pont-Saint-Martin, la lotta tra il vescovo e satana
Dal 4 al 10 febbraio tocca al Carnevale storico di Pont-Saint-Martin.. L'origine di questo carnevale è avventurosa e si collega all'origine mitologica del suo ponte romano che, secondo la leggenda, sarebbe stato costruito dal vescovo San Martino dopo una lotta con il diavolo.
Durante il carnevale si racconta la storia di questa lotta con personaggi in maschera come il Santo Vescovo Martino, Satana, il Console Romano, i Tribuni della Plebe e le Guardie Romane. Un momento particolare del carnevale è la corsa delle bighe, una per ogni rione o "Insula".
Il martedì è giorno di sfilata per i carri allegorici provenienti sia dal paese stesso, sia dai vicini centri del Piemonte e della Valle d'Aosta. La giornata termina sotto l'arcata dell'antico ponte romano con il rogo di satana ed un'esplosione di fuochi d'artificio.

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21 gennaio 2016

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