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Italia, le aperture straordinarie del Fai

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Italia, le aperture straordinarie del Fai

  • – di Francesca Pace
La Biblioteca del Complesso dei Girolamini di Napoli (PH. Metamorphos)
La Biblioteca del Complesso dei Girolamini di Napoli (PH. Metamorphos)


Dall'area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans di Aosta alla Chiesa di Santa Maria della Valle di Matera, dal Deposito rotabili storici di Fondazione FS Italiane di La Spezia a alle Catacombe di San Gaudioso. Sono oltre 900 le aperture straordinarie di luoghi storici e artistici generalmente chiusi, che, il 19 e il 20 marzo, riapriranno le proprie porte grazie alle Giornate FAI di primavera. L'iniziativa è aperta a tutti a contributo libero, mentre gli iscritti al Fondo ambiente italiano e a chi si iscriverà durante le due giornate, potranno approfittare anche di visite esclusive ed eventi speciali.

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Giunto alla 24esima edizione, é il più importante appuntamento dedicato ai beni culturali. Dall'arte all'industria, dalla vita sociale al paesaggio: sono i tanti aspetti della nostra storia che vengono raccontati attraverso centinaia di luoghi, oggi inaccessibili e a volte anche sconosciuti, sapientemente illustrati da guide volontarie. Un patrimonio prezioso che non riguarda solo gli italiani ma tutti coloro che visitano e vivono nel nostro Paese. Per questo, grazie al progetto Arte. Un ponte tra culture, saranno anche disponibili visite guidate in lingua per 140 siti, in modo da permettere ai cittadini di origine straniera di comprendere e conoscere la nostra storia e cultura come ulteriore strumento di integrazione sociale.

Tra gli oltre 900 siti saranno aperte aree archeologiche, villaggi industriali, palazzi, percorsi naturalistici, borghi, giardini, chiese, musei, castelli situati in 380 località della Penisola, tra grandi città e centri minori.
Tra le località da scoprire, ad esempio, i borghi storici di Morano Calabro e Caulonia in Calabria, Avigliana in Val di Susa o Lucignano in provincia di Arezzo. Oppure per ad eventi eccezionali come quella del Santuario di Sant'Antonio di Padova a Gemona, aperto per la prima volta dopo il restauro in occasione dei 40 anni dal terremoto o del Porto Vecchio e Punto Franco Vecchio di Trieste. Oppure, ancora, per conoscere luoghi legati alle tradizioni locali come il Museo dell'acciuga di Aspra a Bagheria (PA), che racconta, tra lampare e foto d'epoca, l'antica arte della pesca e della salagione di questo piccolo pesce o l'itinerario delle stue a Ossana (TN), le tradizionali grandi stanze interamente foderate in legno, orientate a mezzogiorno e destinate agli sposi.

Tanti eventi saranno presenti anche nelle grandi città italiane. Ad Aosta sarà aperta in esclusiva, prima dell'apertura ufficiale nei prossimi mesi, l'Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans. Riportata alla luce nel 1969 ma mai aperta al pubblico, conserva preziosi reperti a partire dal III millennio a.C., come stele antropomorfe e lastre monolitiche di roccia o marmo lavorate. A Venezia si potrà visitare il Teatro Verde della Fondazione Cini, chiuso da anni: inaugurato nel 1954, è un anfiteatro sull'Isola di San Giorgio Maggiore con gradoni di pietra intercalati da spalliere di bosso che ha ospitato le più importanti compagnie di ballo e di teatro del mondo. A Milano sarà eccezionalmente aperto il Padiglione Reale della Stazione Centrale, un gioiello nascosto e raramente visitabile, che nel 2007 è tornato all'antico splendore oppure si potrà visitare in anteprima il cantiere che ospita l'opera di Michelangelo Pistoletto La Mela reintegrata, che verrà inaugurata lunedì 21 marzo in piazza Duca d'Aosta.
A Roma, dopo un lungo periodo per lavori di restauro, riapre l'Istituto Storico e di Cultura dell'Arma del Genio, dove sono raccolte importanti testimonianze di ingegneria e architettura militare, come il monoplano che volò in Libia nel 1911 o i plastici che rievocano i luoghi delle battaglie. Napoli aprirà, tra gli altri, l'accesso alle Catacombe di San Gaudioso dove, alla fine del 1500, i frati Domenicani accolsero le sepolture di alcuni nobili napoletani i cui crani, sede dell'anima, vennero posti nelle pareti, mentre il resto del corpo venne dipinta dal pittore Giovanni Balducci, anche lui sepolto in questo luogo. Infine, a Matera, futura capitale della cultura, si potrà visitare la Chiesa di Santa Maria della Valle: chiusa al pubblico da moltissimi anni, è la più grande chiesa rupestre della città, uno dei più interessanti esempi di integrazione tra ambiente scavato e architettura.
L'elenco completo di tutte le aperture straordinarie sono consultabili sul sito delle Giornate FAI oppure si può chiamare il numero 02 467615270.

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