«A Darwin sono un po' esibizionisti. Fanno molto sport e vogliono mettersi in mostra», spiega Kel, 36enne di Darwin, i dread da rasta, un lavoro come guida nel Northern Territory e un impegno nei prossimi mesi come istruttore di sub in Indonesia
Darwin è il capoluogo del Northern Territory, territorio selvaggio di spazi sconfinati nel centro-nord dell'Australia. Un territorio grande cinque volte l'Italia coperto da parchi naturali punteggiati da rocce decorate da pitture aborigene, città rimaste ai tempi della febbre dell'oro, fiumi abitati da migliaia di coccodrilli, deserti rossi e l'icona dell'Australia: Uluru (Ayers Rock), monolite che si staglia solitario nelle pianura dell'Outback.
Darwin è anche la città australiana più "vicina" a noi. Dista poco più di quattro ore da Singapore, uno degli scali più frequentati per raggiungere l'Australia, contro le otto di Sydney.
Affacciata sul mar di Timor, Darwin è il punto di ingresso del Northern Territory e primo confronto con lo stile di vita australiano.
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In Australia il lavoro inizia presto e finisce presto e poi ci si gode la natura, gli amici e si fa sport.
Anche a Darwin dove, grazie al clima tropicale, lo stile di vita è informale e rilassato come si vede al Waterfront, l'area più frequentata della città nella zona del porto.
Qui si susseguono, negozi, hotel e i locali di varie cucine internazionali. A servire ai tavoli molti ragazzi locali ma anche stranieri giovanissimi, spesso italiani, in Australia grazie al Working Holiday Visa, il visto che consente agli stranieri al di sotto dei trent'anni di passare un anno di lavoro nel paese.
Il Waterfront è frequentato a tutte le ore. Nei giardini che affacciano sul mare gruppi di ragazzi prendono il sole, leggono o fanno sport. Affollate anche la Wave Lagoon, piscina con onde artificiali, e la Recreation Lagoon, laguna di acqua marina separata da una rete dal mare aperto con spiaggia di sabbia.
Darwin è una città internazionale e cosmopolita. Qui si incontrano anche gli aborigeni, la popolazione più antica dell'Australia che da qualche decennio ha ottenuto diversi riconoscimenti dallo stato come, per esempio, il possesso di metà delle terre del Northern Territory, compresi i parchi di Kakadu e Uluru-Kata Tjuta concessi poi in uso al governo. A Darwin alcuni aborigeni sono integrati altri vivono ai margini mentre nell'Outback spesso promuovono e sono coinvolti in iniziative per far conoscere la loro cultura.
Kakadu National Park, natura e tradizione aborigena
Con tre ore di auto si raggiunge Kakadu National Park. Sulla strada non si incrocia quasi nessuno. I pochi incontri si fanno durante le soste lungo la strade alle pompe di benzina con annessi piccoli locali dove, tra tavoli da bigliardo, qualche avventore si sventola nel caldo di fine aprile mentre sorseggia una bibita gelata. Ma d'altronde, nel Northern Territory, la protagonista è la natura.
Durante il viaggio si attraversano fiumi popolati coccodrilli invisibili sotto la superficie dell'acqua e boschetti interrotti da piccole pozze d'acqua, i billabong. «Ogni pozza ospita un coccodrillo in attesa della sua preda», spiega Kel. «Non bisogna mai fidarsi. Questi animali posso saltare improvvisamente fuori dall'acqua con balzi fino a 3 metri».
Continua il viaggio verso il Kakadu alla scoperta dell'arte sacra degli aborigeni
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29 aprile 2016
Australia on the road, da Darwin a Kakadu. Parte II
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