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Siracusa, la Sicilia del mito

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Siracusa, la Sicilia del mito

  • – di Arianna Garavaglia
Siracusa (ph IPA)
Siracusa (ph IPA)

L'Orecchio di Dionisio
«Da quell'apertura lì in alto, Dionisio, il tiranno di Siracusa, ascoltava tutti i discorsi dei prigionieri», spiega una guida ai turisti stranieri facendo così risuonare l'acustica perfetta di questa grotta a forma di esse scavata nel calcare vicino al teatro greco di Siracusa.
Anche qui, come accade spesso in Sicilia, il mito si mischia con la storia. Secondo la leggenda fu Dionisio - tiranno di Siracusa tra il V e il IV secolo a.C. ma anche mecenate e guerriero contro i cartaginesi - a fare costruire questa grotta per spiare i nemici.

L'Orecchio di Dionisio fa parte dello splendido parco archeologico della Neapolis in collina, affacciato sul mare.

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Il sito comprende anche il teatro con le gradinate in pietra e sullo sfondo i pini silvestri e il blu del mare. Fu qui che Eschilo mise in scena per la prima volta I Persiani e ancora oggi il teatro ospita rappresentazioni di testi classici.

Ortigia, templi greci e quadri di Caravaggio
Un donna vestita con una tunica viene deposta da due uomini, sullo sfondo un gruppo di donne piange la sua morte. È il "Seppellimento di Santa Lucia", opera del 1608 di Caravaggio che aveva trovato rifugio a Siracusa, dopo la fuga da Malta.
Il quadro si trova dietro all'altare della Chiesa di Santa Lucia alla Badia, nella piazza principale di Ortigia, dominata dal Duomo.

Ortigia, isola-fortezza separata da Siracusa da un braccio di mare, è un insieme di viuzze, palazzi dalle facciate bianche e i balconi di ferro battuto, edifici nobiliari, chiese, ristoranti e boutique. Camminando per la città, attraverso la stratificazione della sua architettura, si vede scorrere la lunga storia di Ortigia.
Prima greca, poi romana, bizantina, musulmana, normanna e spagnola.
Simbolo di queste tante identità è appunto il Duomo, accanto alla chiesa di Santa Lucia.
La cattedrale ha letteralmente inglobato il preesistente Tempio di Atena, fatto erigere dal tiranno Gelone nel V secolo a.C. Nelle mura perimetrali si vedono ancora le colonne doriche del tempio. La facciata, invece, è barocca e sostituisce quella normanna distrutta dal terribile terremoto del 1693 che rase al suolo diverse città della Sicilia orientale, compresa gran parte di Siracusa. Il Duomo però rimase in piedi, andò perduta solo la facciata.
Ancora più antico il Tempio di Apollo databile all'inizio del VI secolo a.C. ed è quindi il tempio dorico più antico della Sicilia. I resti si trovano in piazza Pancali, vicino al mercato alimentare.



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