Jimmy ha sei mesi. Con lui c'è Patricia, sua coetanea. E poi, più grandi, Columbine, Abigail, Indi e Jack.
Ad accudirli è Chris Barns, 40enne australiano, due metri d'altezza e cappello da esploratore.
Siamo ad Alice Springs, al Kangaroo Sanctuary. Gli ospiti di Chris sono canguri, alcuni sono orfani (come Jimmy e Patricia) altri sono stati sequestrati a famiglie che li tenevano come animali domestici, altri ancora stavano nei circhi. Quelli troppo grandi rimarranno sempre al centro, i più piccoli verranno liberati.
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Chris ha iniziato a interessarsi di canguri a vent'anni quando lavorava in uno zoo. Da allora si è sempre occupato di questi animali, ha costruito questo centro e organizza tour per sensibilizzare i turisti. Negli ultimi anni Chris è diventato un volto conosciuto grazie a trasmissioni sulla BBC sulla sua vita, e poi libri e interviste.
«Alla BBC hanno saputo di un bianco che dormiva con il suo materasso in mezzo all'Outback australiano per occuparsi dei canguri. L'hanno trovato abbastanza strano e mi hanno contattato», spiega mentre dà da mangiare ai canguri più grandi e porta Jimmy e Patricia in due borse che sembrano marsupi.
Al centro si arriva alle 6 del mattino perché all'alba i canguri vanno a dormire. Si dà il biberon ai più piccoli e si gioca con i più grandi.
Alice Springs
Il Kangaroo Sanctuary è una delle tappe di Alice Springs, città di 25mila abitanti del Northern Territory, territorio selvaggio di spazi sconfinati nel centro-nord dell'Australia coperto da parchi naturali punteggiati da rocce decorate da pitture aborigene, fiumi abitati da migliaia di coccodrilli, deserti rossi e l'icona dell'Australia: Uluru (Ayers Rock), monolite che si staglia solitario nelle pianura dell'Outback.
Sarà per il deserto rosso che la circonda ma Alice Springs mantiene un'aria da città di frontiera, di avamposto di avventurieri diretti nel cuore profondo e selvaggio dell'Outback. E in fondo, Uluru, dista solo quattro ore di auto da qui.
La storia di Alice Springs è avventurosa fin dalle origini. La città nasce nella seconda metà dell'Ottocento per ospitare il telegrafo che collegava la remota Australia alla madre patria inglese.
Ancora oggi si può visitare la Telegraph Station che mantiene edifici e reperti dell'epoca.
La scuola dell'aria e gli infermieri volanti
Ma i giorni selvaggi di Alice Springs e dell'Outback non sono finiti, anzi. Per farsi un'idea della vita da pionieri degli australiani basta fare tappa alla School of the air e al Royal Flying Doctor Service.
Nella sede della School of the air Abbey sta facendo lezioni ai suoi studenti di cinque anni. Fa una domanda e si prenota a rispondere la piccola Charlotte che abita a 215 di km da qui. Gli studenti di Abbey frequentano la scuola via internet e sono sparsi in tutto il Northern Territory. Il più lontano è Matty che abita a 1600 km di distanza dalla scuola, nelle Tiwi Islands al largo delle coste di Darwin.
«I nostri studenti sono molto bravi. Non hanno distrazioni e hanno voglia di imparare», spiegano le insegnanti. Condizione per iscriversi alla "scuola dell'aria" è quella di vivere ad almeno 50 km dall'istituto.
La scuola è stata fondata negli Anni ‘50 e trasmetteva lezioni via radio prima dell'arrivo di internet.
Continua a leggere degli infermieri volanti e delle cene nel bush, a base di ricette aborigene
Leggi la prima parte del reportage sul Northern Territory, da Darwin al Kakadu
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12 maggio 2016
Alice Springs, viaggio nell'Outback australiano. Parte II
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