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Milano, omaggio al punk

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Milano, omaggio al punk

  • – di Francesca Pace
John Lydon, Marquee Club, Londra 1977 (© Dennis Morris - all rights reserved)
John Lydon, Marquee Club, Londra 1977 (© Dennis Morris - all rights reserved)


"I wanna be Anarchy, in the City". Era il 1976, quando questa frase veniva strillata a gran voce dai Sex Pistols, una giovane band musicale che cominciava a irrompere sulla scena musicale underground di Londra. Nel giro di breve tempo sarebbero diventati i protagonisti del punk britannico che, insieme ad altri gruppi, avrebbero rivoluzionato il linguaggio della musica e della moda segnando un'epoca, in Inghilterra e non solo.
In occasione dei 40 anni della nascita del movimento punk, la Galleria Carla Sozzani di Milano presenta Punk in Britain (dal 12 giugno al 28 agosto). Un percorso illustrato attraverso 90 fotografie scattate da diversi protagonisti di quell'epoca.

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Il punk nacque in reazione agli anni della depressione inglese e anche come risposta, giovane e spontanea, al rigido formalismo di allora. I giovani indossavano camicie strappate e abiti con borchie acquistate da SEX, il negozio di Malcom Mc Laren, l'ideatore dei Sex Pistols, e della sua compagna Vivienne Westwood, i gruppi suonavano pezzi dai testi violenti e trasgressivi accompagnati da note stridenti e ritmi sostenuti. Ma il punk non fu solo un fenomeno musicale. "Era un modo diverso di pensare e di essere. Era provocatorio", scrive Sheila Rock, la fotografa che si era trasferita da New York a Londra proprio per documentare il punk. A questo mondo apparteneva anche il giovanissimo fotografo Simon Barker, detto SIX, che con una macchina fotografica tascabile, tra il 1976 e il 1978, immortalò i protagonisti del punk, riprendendoli intimamente nelle loro camere da letto e nelle cucine oppure ai concerti.

Insieme a loro, c'erano anche Ray Stevenson, che lavorava per la BBC e fotografava regolarmente i Sex Pistols e la scena londinese; Karen Knorr e Olivier Richon, che passarono notti interminabili nei night club dal Roxy al 100 Club, da Covent Garden a Charing Cross e Oxford Street, per fotografare, rigorosamente in posa, il mondo notturno della scena Punk Rock; Dennis Morris, il fotografo ufficiale dei Sex Pistols, che ha raccontato il gruppo icona del punk attraverso le sue foto e i due video girati da John "Boogie" Tiberi, lo storico tour manager dei Sex Pistol - Concerto di Stoccolma del 1977 e Sex Pistols Number 1 - con video clip televisivi, performance e interviste.
E, ancora, Jamie Reid, l'artista che con il suo linguaggio trasgressivo ha disegnato il punk e che ha curato l'immagine grafica dei Sex Pistols, e che ha realizzato, nel maggio del 1977, la regina "sbarrata" divenuta la copertina del nuovo disco God Save the Queen, che venderà 25.000 copie, un numero enorme per i tempi.

Il Punk, un termine che significava da due soldi, una cosa di scarso valore, ha segnato, nella realtà, un'epoca, scardinando certi riferimenti della musica, della moda e del modo di pensare. Aprendo nuove strade per il futuro.

Info:
Galleria Carla Sozzani
Dove: Milano, Corso Como 10
Quando: dal 12 giugno al 28 agosto 2016
Orari: tutti i giorni, ore 10.30 – 19.30; mercoledì e giovedì, ore 10.30 – 21.00

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