Remote e solitarie, circondate dalle acque dell'oceano Atlantico, le isole Faer Oer sono la meta ideale per un viaggio fuori dal tempo, nella natura incontaminata. Un arcipelago di diciotto isole che spunta dal mare, a metà strada tra l'Islanda e la Norvegia, dominato da paesaggi mozzafiato, pittoreschi villaggi di pescatori, innumerevoli specie di uccelli e greggi di pecore. Nonostante siano piccole e disperse in mezzo al nulla, sono un paradiso naturalistico straordinario, tanto che lo scorso anno sono state elette la migliore destinazione turistica dal National Geographic Traveler.
Le isole Faer Oer sono una regione autonoma della Danimarca ma più vicine alla Gran Bretagna e all'Islanda. Il nome significa letteralmente isole delle pecore, che sono il doppio della sua popolazione di 50mila abitanti. Non appena atterrati a Vagar, dove si trova l'aeroporto internazione, si percepisce subito come, qui, l'uomo abbia dovuto imparare a convivere con la natura di questi luoghi, grandi scogli piatti ricoperti di verde e circondati, in molti punti, da ripide scogliere a picco sul mare, battute dal vento e dal mare.
Visitando le isole, si notano subito piccoli villaggi di case dai caratteristici tetti di erba che sembrano spuntare, discrete, dal terreno. Una naturale soluzione di isolamento per proteggere l'interno dal freddo e dall'umidità delle piogge. Solo i colori vivaci con cui sono dipinte le case fanno notare la loro presenza. Il territorio roccioso e scosceso ha posto non pochi problemi anche ai collegamenti tra le isole. Solo dopo tanto tempo di semi isolamento, oggi le Faer Oer possono contare su una rete di tunnel che passano sotto l'acqua, da ponti e da traghetti moderni e veloci, oltre naturalmente all'aereo.
A dispetto delle difficoltà di insediamento e del clima, il carattere della popolazione è vivace ed estremamente ospitale e accogliente con i visitatori. In primavera e in estate, in particolare, le isole si animano di eventi e festival di ogni tipo, dalla musica alla cultura alla buona cucina. Tra gli appuntamenti musicali più importanti, il G-Festival, a metà luglio, nel villaggio di Gøta dove la musica locale incontra quella internazionale più stravagante, il Summer Festival che si tiene ad agosto a Klaksvik, e il Summartónar, il festival della musica classica e contemporanea che, da giugno fino ad agosto, anima strade e le piazze di tutte le isole. Perfino le chiese diventano teatro per spettacoli all'insegna del ritmo.
Pur essendo piccole, le Isole Faroe offrono tante occasioni di escursioni e gite, lungo vecchi sentieri che collegano i piccoli villaggi, percorsi di montagna con vista sull'oceano, accompagnati dal canto degli uccelli e circondanti da pecore e manti di erba verde.
Il punto di partenza principale per molte escursioni è Tórshavn che, con 8mila abitanti, è la capitale più piccola del mondo. Ma è una città moderna, con hotel 4 stelle, negozi di design locale, ottimi ristoranti dove gustare specialità tipiche e molti locali per la sera.
La parte vecchia della città, Reyni, sembra un luogo da favola, con tante casette in legno colorato e ricoperte con i tetti d'erba. Il punto di riferimento di Tórshavn è Tinganes, dove risiede il governo, con i suoi edifici rossi e gli immancabili tetti verdi. Per scoprire la cultura locale si può visitare il museo Listaskalin, dove si tengono mostre permanenti di dipinti e arte faroese contemporanea, oppure la Casa Nordica, il centro culturale dedicato alla Scandinavia, dove si svolgono regolarmente concerti, spettacoli e mostre temporanee di pittura.
Dalla capitale si parte alla scoperta delle isole. E' un paesaggio che invita alla calma e al rispetto della natura, muovendosi tra verdi vallate, cascate e rocce a strapiombo sul mare, che disegnano coste frastagliate e piccoli fiordi. Tra i luoghi più spettacolari, le alte scogliere di Djupini, la zona di Akraberg con il famoso faro sulla punta più a sud, e l'isola di Stóra Dímun, abitata da una sola famiglia, un'occasione unica per scoprire da vicino la vita della gente locale.
Le isole Far Oer sono anche un paradiso per gli amanti del bird watching. Su questi scogli, infatti, sono presenti ben 300 specie di uccelli, dei quali un centinaio sono specie migratori abituali del Nord Atlantico. In particolare, lungo tutta la costa ovest e l'isola di Mykines, si possono ammirare da vicino migliaia pulcinelle di mare, sule e molte specie marine che in questi luoghi remoti nidificano in estate.
Passando da un'isola, si attraversano paesaggi e villaggi dove la vista scorre tranquilla. Anche a Eysturoy e Streymoy, l'isola più grande, collegate da un ponte dove il traffico è più intenso ma decisamente più contenuto rispetto a quello a cui siamo abituati. Qui si può fare un'escursione al villaggio di Saksun, una delle attrazioni più note, in cui si trova una tipica antica fattoria faroese perfettamente conservata e trasformata, oggi, in un museo delle tradizioni locali. Da qui, poi, parte una splendida passeggiata alla famosa spiaggia di sabbia nera. Bisogna fare solo attenzione alle maree, che scandiscono il ritmo delle giornate. E ricordano, ancora una volta, che alle Faer Oer è la natura la vera padrona di casa.
17 giugno 2016
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