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Peloponneso, tra mare e archeologia

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Peloponneso, tra mare e archeologia

  • – di Arianna Garavaglia

Fu qui, nella splendida baia di Voidokilia, che Telemaco, nell'Odissea, sbarcò per chiedere notizie del padre Ulisse a Nestore di Pylos, uno dei re che combatterono la guerra di Troia.

Questa baia sull'Egeo è una dei simboli della Costa Navarino in Messinia, fascia costiera nel sud del Peloponneso e terra di miti, storie, natura.
Alle spalle della baia di Voidokilia si trova la laguna di Gialova, habitat di 270 specie di uccelli migratori e posto ideale per il birdwatching. Protagoniste delle fauna locale sono anche le tartarughe che depongono le uova su queste spiagge.
La Costa Navarino si raggiunge dall'aeroporto di Kamalata dove atterrano voli dall'Italia. Da qui con un percorso in auto tra colline coperte di ulivi e pini si arriva al mare.

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A lanciare la Costa Navarino fu l'armatore Vassilis Konstantakopoulos che, innamorato della Costa Smeralda, aveva deciso di lanciare questa terra, dove era nato nel 1935, come destinazione turistica ed ecosostenibile.
Oggi qui si trovano due alberghi  The Westin Resort o al The Romanos, costruiti in pietra naturale e con materiali locali, integrati nel territorio e ispirati all'architettura della Messinia.

La Messinia
In Costa Navarino si fa la tipica vacanza di mare. Si va in barca, si fa surf, immersioni e kayak.
Da qui si parte anche in esplorazione del territorio, tra castelli veneziani e tombe di eroi mitologici.

La prima tappa è Pylos, sulla baia di Navarino. Si tratta della città di re Nestore dove si trova Neo Kastro, una fortezza turca nel ‘500. A una ventina di km dalla città si trovano i resti del palazzo di Nestore. A Pylos rimangono anche i resti di Paleokastro, fortificazione franca del XIII secolo.
Più a sud di Pylos si trovano resti di altre epoche. Methoni, fu una città importante nel medioevo grazie alla sua posizione strategica. Conquistata dai bizantini nel XII passò di mano e divenne di proprietà della Serenissima. I veneziani distrussero la fortezza bizantina e ne costruirono un'altra ancora visibile. Della fortezza rimangono ancora colonne e pareti. Su una delle torri è visibile il Leone di San Marco.
Anche Koroni è sovrastata da un fortezza veneziana affacciata sul golfo di Kalamata.
Tappa anche all'antica Messini, voluta da Epaminonda, politico e militare tebano del V e VI sec a.C, protagonista delle guerre del Peloponneso. Qui si trova un sito archeologico che comprende un teatro, mura fortificate e poi la porta di Arcadia.

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7 settembre 2016

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