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Foodie sotto le stelle di Copenaghen

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Foodie sotto le stelle di Copenaghen

  • – di Arianna Garavaglia
Nyhavn è l'antico porto di Copenaghen dove si trovano anche molti locali (ph IPA)
Nyhavn è l'antico porto di Copenaghen dove si trovano anche molti locali (ph IPA)

A fine dicembre il Noma, il ristorante icona di Copenaghen, chiude i battenti. Riaprirà nel 2017 in una nuova location: una fattoria urbana dove coltivare direttamente i prodotti da servire in tavola. Lo annuncia lo chef Renè Redzepi sul sito del ristorante danese. Per gli amanti di questo ristorante o per i curiosi che non faranno in tempo a provare i piatti targati Noma da qualche mese c'è un'alternativa. È il 108 (vai al sito), locale gemello del Noma (da cui dista solo un centinaio di metri), guidato Kristian Baumann già head chef del ristorante di Renè Redzepi.

L'idea dietro a questo ristorante al civico 108 di Strandgade nel bel quartiere portuale di Christianshavn, è quello creare un locale che mantenga il fascino e la dinamicità della città ma con un stretto legame anche con la natura. Per questo lo staff del 108 ha lavorato a lungo alla ricerca degli ingredienti migliori nella regione di Copenaghen e creato un rapporto diretto con agricoltori e produttori di eccellenza. In menu si trova il “livretter”, che significa piatto preferito e si tratta di porzioni formato famiglia per un intero tavolo di pesce grigliato, o spalla di agnello brasata, o ancora verdure ai ferri servite con una varietà di salse.
Il 108 ha anche un angolo, il The Corner appunto, che serve dolci e caffe il mattino a calici di vino la sera.

Copenaghen sotto le stelle
Copenaghen è da anni una meta di culto per i foodie grazie al fenomeno pluripremiato della Nuova Gastronomia Nordica, approccio slow food alla tavola che prevede un ritorno alle radici della cucina danese. Protagonisti gli chef impegnati nella ricerca di prodotti locali, dai tradizionali ai più insoliti, proposti in nuove combinazioni. Gli alimenti base sono quelli tipici del Nord come il salmone selvaggio, alghe, bacche e bue muschiato. In città sono 16 ristoranti stellati.
Novità di quest’anno è la riconquista della stella persa nel 2014 da parte di Kong Hans Kælder (vai al sito), ristorante di cucina francese guidato dal nuovo chef Mark Lundgaard. In menu si trovano amuse-bouche con merluzzo e rana pescatrice fritta con cavolo e olive. Kong Hans Kælder è conosciuto non solo per la cucina ma anche per la location perché il ristorante è ospitato nell'edificio più antico di Copenaghen. Il locale, con i suoi archi, mantiene un'atomsfera medievale. Qui visse anche lo scrittore Hans Christian Andersen.

Copenaghen vanta anche un tre stelle Michelin. È il Geranium (vai al sito) che si trova in centro cittadino all'ottavo piano di un edificio al parco di Fælledparken. Dal locale si goda una vista sui giardini e sulla città. La cucina è guidata dallo chef quarantenne Rasmus Kofoed, anche co-proprietario, più volte vincitore alla competizione di alta cucina Bocuse D'or.
Due stelle Michelin invece per AOC (vai al sito) , guidata dallo chef Søren Selin con esperienza ai parigini stellati Le Relais Louis XIII e Jules Verne e da Alberto K di Copenhagen.
Tra i ristoranti con una stella Michelin c'è anche l'italiano Era Ora (vai al sito) con ingredienti che vengono direttamente dal nostro paese e ricette dell'Italia del nord. Era Ora, si trova nel bel quartiere di Christianshavn, e ha una cantina con 75mila bottiglie. Alla guida del ristorante l'italiano Nicola Fanetti di Brescia con studi all'ALMA, Scuola Internazionale di cucina italiana di Colorno.

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