Trecentotrentamila operatori attesi (e 30mila visitatori non professionali solo nel weekend) e 2.400 espositori di cui il 30% esteri. Inaugurata questa mattina a Milano nei padiglioni di Rho Fiera la 55 edizione del Salone del Mobile, che si annuncia ancora con numeri da record.
A fare gli onori di casa il presidente di Federlegnoarredo, Roberto Snaidero, che ha accompagnato gli ospiti tra gli stand. «Questo - ha detto - è finalmente il Salone della ripresa anche sul mercato italiano». Il settore arredo ha chiuso il 2015 con quasi 25 miliardi di fatturato, ovvero il 3,6% in più rispetto al 2014, anche grazie al +1% di ricavi in Italia, oltre che al boom dell’export, pari a 12,5 miliardi (+6% rispetto all’anno precedente.
«Un’eccellenza indiscussa d’Italia, diffusa su tutto il territorio nazionale, che esprime l’orgoglio del nostro Made in Italy, che sarà replicato in Cina ma sa guardare anche agli altri Paesi». Giorgio Squinzi presidente di Confindustria, in staffetta simbolica con il suo successore designato, Vincenzo Boccia, ha sottolineato l’importanza dell’evento milanese per la manifattura e il Sistema Paese.
«Milano si conferma leader nel mondo per design e bellezza» ha detto il sindaco del capoluogo lombardo, Giuliano Pisapia. Il Salone ci ha insegnato negli anni a lavorare insieme, pubblico e privato. Un’esperienza che ha contribuito a rendere un successo Expo e prima ancora il semestre europeo di presidenza italiana è il vertice Asean. Milano ha dimostrato di essere pienamente una città internazionale, capace di attrarre turisti e talenti. Un esempio di sinergie, quello del mobile, anche secondo il presidente dell’Ice, Riccardo Maria Monti: «il legno-arredo è esempio di come si può fare sistema. Ha saputo fare rete sopratutto in Asia e in Cina ed è un’eccellenza indiscussa dell'Italia”.
Inaugurata, nel corso della mattinata, anche la mostra «Classic. Before design» dedicata al mondo del classico.
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