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Dossier | N.(none) articoli

Le inchieste di Fiume di denaro

Il viaggio degli inviati del Sole 24 Ore, Roberto Galullo e Angelo Mincuzzi, tra le storie e i problemi dell'attualità italiana e internazionale. Reportage, videoreportage e podcast per spiegare e mostrare i fenomeni emergenti dell'economia e della finanza lecita e illecita. Perché il denaro è come l'acqua, trova sempre un varco dove insinuarsi.

  • La chiocciolina che blocca il muro di Donald Trump

    Donald Trump, il Presidente degli Stati Uniti, è l'uomo più potente del mondo. Ma la sua potenza nulla può di fronte ad una chiocciolina che vive nelle dune irlandesi, di fronte all'Oceano Atlantico. E' questa la storia che racconta in questa tappa irlandese “Fiume di denaro”. Trump ha una vera e propria fissazione per i muri. Non solo al confine con il Messico. Lo vorrebbe anche in Irlanda e lo ha già eretto nel resort golfistico che possiede in Scozia.

  • Il grande affare dei bancomat privati

    I centri delle città e delle località turistiche si stanno riempiendo di bancomat mai visti fino a qualche anno fa. Non sono di proprietà delle banche ma di società statunitensi e inglesi che installano migliaia di totem che erogano contante. Gli Atm sono utilizzati soprattutto dai turisti stranieri che pagano salato il costo del denaro prelevato. Le capitali europee sono ormai piene di bancomat indipendenti. A Dublino la crescita negli ultimi anni è inarrestabile mentre Amsterdam, che è stata invasa negli anni scorsi, ha deciso di porre un freno alla proliferazione degli Atm.

  • I miliardi attratti dai paradisi fiscali

    Le ultime cifre diffuse dall'Ocse e dal Fmi fotografano il percorso dei flussi di denaro frutto di elusione ed evasione fiscale. Gli squilibri fiscali tra i paesi determinano spostamenti di miliardi di euro, anche se grazie all'entrata in vigore dello scambio automatico di informazioni i margini per i paradisi fiscali si restringono.

  • Romania, terra promessa per gli italiani grazie alla flat tax

    A Bucarest, a Timisoara e nelle altre citta industriali della Romania nascono ogni giorno quattro imprese a capitale italiano. Venti anni dopo l'arrivo in massa degli imprenditori veneti a Timisoara, il Paese torna ad attrarre italiani: questa volta si tratta soprattutto giovani laureati di alto profilo in cerca di opportunità.

  • Mani cinesi sul Made in Italy

    Siamo entrati nei capannoni gestiti da cinesi tra Firenze e Prato che fabbricano prodotti di pelle firmati dalle grandi griffe del Made in Italy ma non solo. Nelle due province toscane la crisi economica e la chiusura di molte imprese gestite da italiani ha lasciato campo libero agli imprenditori cinesi che tengono basso il costo del lavoro.

  • La Russia marcia su San Marino

    Il sistema finanziario di San Marino è in crisi. Il calo dei depositi ha tolto ossigeno alle banche della piccola repubblica del Titano. In soccorso arrivano gli investitori russi, che cercano di acquistare enti bancari e imprese, magari dopo aver preso la residenza sammarinese.

  • L'Europa è un paradiso (fiscale)

    Lussemburgo, Belgio, Olanda, Ungheria, Irlanda, Malta e Cipro sono state poste sotto la lente della Commissione Ue a causa della loro politica fiscale “aggressiva”. Siamo andati in questi 7 paesi per capire perché sono considerati dei paradisi fiscali interni all'Unione europea.

  • Il grande business dei passaporti Ue

    Il problema dei “golden visa” allarma il Parlamento e la Commissione Ue. Negli ultimi anni sono stati venduti 133mila passaporti a milionari russi, arabi e cinesi, che hanno acquistato la cittadinanza di alcuni paesi europei. Grazie agli accordi di Schengen, gli stranieri possono muoversi liberamente all'interno dell'Unione europea.

  • Calcio e affari in Lussemburgo

    Nel quartiere portoghese di città di Lussemburgo c'è la cassaforte di Cristiano Ronaldo. Il campione della Juventus (ex Manchester United e Real Madrid) possiede una holding che controlla le sue società che si occupano di hotel e arti marziali. Ma CR7 ha investito anche nel business dei trapianti di capelli.

  • Il contrabbando di sigarette brucia le imposte Ue

    Il traffico di bionde non passa mai di moda. Ogni anno il contrabbando crea un buco di almeno 10 miliardi di euro nelle finanze dei paesi europei. Un giro nelle piazze di Napoli e di Milano rende l'idea di quanto il fenomeno sia ancora diffuso. E vicino a Pavia è stata scoperta la prima fabbrica clandestina di bionde in Italia.

  • L’Eldorado svizzero delle società italiane

    Nel Cantone dei Grigioni, in Svizzera, c'è una piccola valle che negli ultimi anni ha attratto fiduciari e società italiane dal vicino Canton Ticino. Sono migliaia le società “bucalettere”, cioè le imprese che hanno qui soltanto una cassetta postale e sono senza uffici e senza dipendenti. Un fenomeno che sta allarmando i parlamentari del Cantone di lingua tedesca.

  • I traffici illeciti delle opere d’arte

    A Roma lavorano i cacciatori dell'arte rubata. Sono gli uomini del Comando tutela patrimonio culturale dei Carabinieri che indagano per ritrovare capolavori finiti nelle mani della criminalità. Qui c'è il caveau dove vengono raccolte le opere recuperate. Intanto la diplomazia italiana sta cercando di far rientrare in Italia 8 opere rubate dai nazisti nella Seconda guerra mondiale scomparse per decessi e riapparse in Serbia.

  • L’invasione delle società fantasma a Londra

    Bastano pochi clic e pochi soldi per costituire una società a Londra con un nome inventato. Soprattutto è possibile farlo stando comodamente seduti davanti al proprio computer. Proprio come abbiamo fatto noi: abbiamo costituito una finta società a nome del boss latitante di mafia, Matteo Messina Denaro.

  • Le truffe dei fiduciari in Canton Ticino

    Sono tanti gli italiani truffati negli ultimi anni da finti fiduciari in Canton Ticino. Nel cantone svizzero mancano i controlli sui professionisti che si occupano di gestione fiduciaria: c'è un solo controllore per circa 1.500 fiduciari.

  • I traffici illeciti dell’oro

    Organizzazioni criminali reggono le fila dei traffici illeciti di oro rubato che dai distretti orafi italiani, come Arezzo e Valenza, arrivano fino in Svizzera. Lo testimoniano numerose inchieste realizzate dalla Guardia di Finanza negli ultimi anni. La Confederazione elvetica è spesso la destinazione finale della merce preziosa.

  • Londra, la Brexit e il riciclaggio

    Londra è la lavatrice mondiale del riciclaggio. Ogni anno, secondo la National Crime Agency, vengono ripuliti nella capitale della Gran Bretagna circa 100 miliardi di euro. L'arrivo in massa degli oligarchi russi ha poi favorito il riciclaggio negli immobili di lusso. La City ma anche l'Isola di Man e la Scozia sono diventati il paradiso delle società offshore.

  • Il buco nero dei money transfer e dei Bitcoin

    La rete dei money transfer rende possibili i trasferimenti dei soldi nei paesi di origine degli immigrati. Ma accanto alle rimesse lecite c'è una massa di soldi illeciti o frutto di evasione fiscale che prende la via dei paesi esteri utilizzando versamenti in contante sotto la soglia prevista dalla legge. Lo testimoniano alcune inchieste giudiziarie che hanno smascherato traffici illegali di contanti verso la Cina o verso i paesi del terrorismo islamico.