| Engineering: Pandozy, in tre anni acquisizioni e fatturato a 1 mld -2- |
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| Non c'e' solo Europa. Debito irrisorio rispetto a dimensioni Radiocor - Roma, 12 dic - "Potremmo chiedere un contributo al mercato. Bond o aumento di capitale - spiega Pandozy - e' troppo presto per dirlo. Non ne avremmo bisogno, potremmo abbondantemente far ricorso alla leva dell'indebitamento. Stiamo ragionando coi nostri partner nell'operazione Atos, Credito Bergamasco e Intesa San Paolo, su quale sia la leva ottimale per la prossima crescita dell'azienda". Engineering Ingegneria Informatica e' diventata "la prima azienda del mercato nazionale con una quota del 10%, una quota di eccellenza" e l'acquisizione di Atos Origin Italia, che e' costata 45 milioni, "e' stata fatta portando per la prima volta debito all'interno della societa'. Ma si tratta di debito assolutamente irrisorio rispetto alle dimensioni. C'e' rimasta la possibilita' di immaginare ulteriori operazioni. Dall'Italia non si puo' che andare all'estero adesso". Ma sulla mappa delle possibili prede nel mirino, il direttore generale mantiene il riserbo per non mettere sulle piste la concorrenza. "Non c'e' solo l'Europa", comunque sia, nell'orizzonte di Engineering. Dopo l'acquisizione di Atos Origin Italia "la quota di fatturato sull'estero, che era zero, si porta a 50 milioni su 750. Puntiamo al 20% in tre anni su un miliardo di fatturato. Vorremmo sviluppare questa quota in maniera considerevole facendo sistema con le aziende italiane che hanno stabilimenti all'estero". C'e' anche l'India, grande laboratorio del software, nei piani di Engineering? "Certamente si' come possibile fonte di risorse operative in offshore, ma non e' una priorita' per noi: molte societa' hanno aperto in India grossi laboratori. Ma riteniamo che dal punto di vista dei costi e delle prestazioni l'Italia sia ancora un Paese molto interessante per investire in capacita' produttive nel settore dell'IT. L'India e' una delle tante possibilita'. Non e' una priorita'". |
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