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h. 10.30 - CAI: non ci sono le condizioni per continuare «CAI prende atto, dopo sette giorni di incontri, che non esistono le condizioni per proseguire le trattative». È quanto annuncia un portavoce della società spiegando che «evidentemente non ci si rende conto della drammatica situazione di Alitalia e della necessità di profonda discontinuità rispetto al passato che il piano di salvataggio richiede».
h. 10.00 - Vertice a Palazzo Chigi
E' in corso a Palazzo Chigi un vertice sulla questione Alitalia, dopo che questa mattina le trattative tra la Cai e i sindacati sono state sospese. Al vertice partecipa il consigliere delegato di Intesa SanPaolo, Corrado Passera che prima dell'inizio dell'incontro aveva accusato le organizzazioni sindacali di non rendersi conto della gravità della situazione. Non ci sono per ora conferme ufficiali sugli altri partecipanti all'incontro, ma secondo indiscrezioni il vertice è con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta; sono presenti anche Roberto Colaninno e Rocco Sabelli.
h. 10. 00 - Le accuse di Passera ai piloti«Non si rendono conto della situazione in cui si trova Alitalia, in particolare i piloti». Lo ha detto all'ANSA il consigliere delegato di Intesa SanPaolo Corrado Passera commentando la situazione al limite della rottura in cui si trova la trattativa per il salvataggio di Alitalia dopo gli incontri di questa notte.
h. 10.00 - Esuberi, in 5mila a rischio.
Dai dati che sarebbero stati presentati questa notte ai tavoli di trattativa, secondo quanto riferiscono fonti sindacali, il numero degli esuberi sarebbe di oltre 5mila, considerando anche le attività del gruppo per le quali è prevista una esternalizzazione. In particolare, per i piloti ci sarebbero mille esuberi dei quali 130 riguardano l'esternalizzazione delle attività cargo. I dati emersi al tavolo di confronto riguardano complessivamente sia i lavoratori per i quali è previsto il ricorso ad ammortizzatori sociali con una copertura per sette anni, sia i dipendenti di
attività per le quali è prevista l'esternalizzazione con la cessione ad altre società.
Guardando le singole categorie, sarebbero 1.600 gli esuberi previsti per gli assistenti di volo, 840 per gli operai della manutenzione leggera, 950 nei servizi di terra aeroportuali, 800 per le attività di manutenzione pesante concentrate negli stabilimenti Atitech di Napoli e 360 tra i dipendenti (non piloti) delle attività cargo da esternalizzare.
h. 7.30 - Trattativa sospesa.
La decisione di sospendere la trattativa sul salvataggio di Alitalia significa che l'accordo tra governo, Cai e sindacati non è vicino. Lo ha sottolineato il leader della Uil, Luigi Angeletti, alla fine dell'incontro al ministero del Lavoro in via Veneto. «Abbiamo deciso di sospendere un attimo - ha spiegato Angeletti - e la trattativa riprenderà nel primo pomeriggio. Il fatto di aver sospeso la trattativa alle 7.30 di mattina significa che la firma non era vicina». Gli incontri, a quanto si apprende, riprenderanno alle 13.
Pessimista anche il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi: «Le condizioni oggettive fanno temere il peggio», ha affermato. Quanto alla possibilità che l'amministratore straordinario di Alitalia possa avviare subito le procedure per la mobilità, il ministro ha indicato che «certamente» lo farà «perché è tenuto a farlo».
Come previsto fin dall'apertura dei tavoli nella sede del ministero del Lavoro, nella notte la trattativa si è rivelata difficile, sempre sul filo della rottura. Nel cuore della notte si sono aggiunti anche i segretari generali di Cisl, Uil e Ugl (Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti e Renata Polverino), un segretario confederale della Cgil (Fabrizio Solari), per incontrare prima il ministro Maurizio Sacconi, poi anche Rocco Sabelli, che tratta con una delega piena per conto della Cai, la Compagnia Aerea Italiana, la società di imprenditori italiani creata nell'ambito del piano di salvataggio. All'appello mancano l'SdL, e le organizzazioni dei piloti e degli assistenti di volo. I piloti avevano già avvertito nel pomeriggio di ieri dell'alto rischio che di una situazione sul punto di precipitare.
Le contro proposte dei confederali CONTINUA ...»
I sindacati confederali avrebbero presentato più di una controproposta.
Per lasciare uno spiraglio aperto alla possibilità di trovare un accordo le diplomazie non si sono date tregua per tutta la notte. Sacconi ha avuto un colloquio con i piloti, a quanto si apprende. E sono corse indiscrezioni, non confermate, di una situazione vicinissima ad uno stop definitivo alla trattativa. Poi le voci, seccamente smentite, sulla possibilità che anche Rocco Sabelli fosse sul punto di arrendersi. Poi ancora incontri informali con il ministro del Lavoro, e con i vertici dei sindacati arrivati a sorpresa, dopo l'una di notte, per una lunga serie di tavoli che non era assolutamente prevista nella tabella di marcia.
La trattativa formale era stata sospesa intorno alle 21 di ieri, e sembrava dover riprendere nella notte per andare avanti ad oltranza. E per il momento non è ripresa. Si è fermata sul muro contro muro sulla proposta di un nuovo contratto di lavoro, giudicata inaccettabile dai sindacati, e dal mancato accordo sul metodo per riprendere il confronto. Da un lato la richiesta di partire dalla proposta già messa sul tavolo, dall'altro le sigle sindacali ferme nel chiedere come base i contratti collettivi in vigore.