Piazza Affari manca l'appuntamento con il sesto rialzo consecutivo dopo un pomeriggio in frenata in cui le Borse europee hanno pagato il rosso di Wall Street, con i listini d'oltreoceano tutti in negativo per buona parte della seduta, nonostante il dato sul Pil degli Stati Uniti nel secondo trimestre, in calo dell'1% (rispetto ad attese di -1,5%). In realtà preoccupano il dato sui sussidi per la disoccupazione, che ha registrato un calo inferiore alle aspettative (10mila unità a quota 570mila anziché 565mila), e il contrasto con il dato sul Pil nel secondo trimestre, risultato migliore delle attese. Nell'ultima ora di scambi a Wall Street gli indici hanno invertito la rotta azzerando le perdite e chiudendo sopra la parità: +0,34% il Dow Jones e +0,16% il Nasdaq. Tra i maggiori titoli è salito dell'8,3% Boeing dopo aver annunciato che punta al primo volo del nuovo 787 entro la fine del 2009. Citigroup ha guadagnato il 8,6% grazie alla notizia dell'acquisto di un pacchetto azionario del 2% da parte dell'hedge fund manager John Paulson.
Tra le piazze finanziarie europee Francoforte è stata la più penalizzata (-0,9%), a Parigi il Cac40 ha ceduto lo 0,54%, a Londra il Ftse100 lo 0,41%. A Milano -0,35% Ftse Mib e -0,42% Ftse All Share (l'indice è stato rettificato in serata da Ftse Global Distribution service che ha dovuto ricalcolarlo rispetto allo 0,73% comunicato inizialmente ed errato per un problema tecnico). Realizzi su Bpm (-3,8%), bene St (+2,3%) e Buzzi (+1,4%). Petrolio in calo di 80 centesimi a 70,63 dollari al barile (per i futures del Wti al Nymex di New York). Euro a 1,4270 contro il dollaro.
In Europa, oltre ad auto (stoxx -2,42%) e materie prime (-1,08%), in discesa il settore chimico (-1,69%), quello assicurativo (-1,36%) e quello alimentare (-1,13%). A Milano, dopo una mattinata guidata dai bancari, hanno resistito i titoli degli istituti di credito che diffonderanno domani i conti semestrali: bene Mps (+1,12%) che domattina pubblicherà i risultati, in controtendenza Intesa Sanpaolo (+0,3%) e Banco Popolare (+0,16%). Nel comparto finanziario, buona performance per Mediolanum (+1,21%) dopo le indicazioni positive arrivate dal numero uno Ennio Doris sul balzo dei mutui concessi da Banca Mediolanum nel primo semestre 2009.
Quanto agli altri settori, guadagni superiori all'1% per Terna (+1,17%) e per Atlantia (+1,05%) dopo che l'amministratore delegato Giovanni Castellucci ha parlato di dati di traffico e di gestione operativa del terzo trimestre per Autostrade per l'Italia in linea con il trend di miglioramento del secondo trimestre. In rialzo dello 0,72% Telecom Italia nonostante l'orientamento dell'Antitrust argentina che obbligherà il gruppo guidato dall'ad Franco Bernabé a vedere i suoi asset nel Paese sudamericano. Sul Ftse Mib, spicca il rosso di Campari (-3,15%) e Pirelli (-2,05%), in discesa anche Prysmian (-1,6%) e Bulgari (-1,6%).
Tra i titoli a minore capitalizzazione, exploit di Banca Italease (+30,48%) alla vigilia dei conti della controllante Banco Popolare. Balzo in doppia cifra anche per Gruppo Minerali Maffei (+13,8%), che domani approverà i dati dei primi sei mesi dell'anno, e La Doria (+11,8%). Pesante la performance di Landi Renzo (-8,2%) dopo il crollo degli utili nel primo semestre, male anche Igd (-7,7%). Seduta dai due volti per Management&Capitali dopo l'ennesima Opa lanciata questa volta da Modena Capitale a 0,14 euro per azione: il titolo, che già viaggiava al di sopra del prezzo dell'offerta pubblica d'acquisto, si è spinto inizialmente fino a 0,184 euro per poi arretrare dello 0,57% a 0,175 euro.