ILSOLE24ORE.COM > Notizie Finanza e Mercati ARCHIVIO

L'Eni non scorpora il gas
Il dividendo cresce con i prezzi

di Giuseppe Chiellino

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
12 marzo 2010
L'Eni conferma il modello di business integrato oil-gas (nella foto Ansa: Paolo Scaroni)

Produzione complessiva di idrocarburi sopra i 2 milioni di barili nel 2013; il 22% del mercato del gas in Europa e investimenti per quasi 53 miliardi di euro in quattro anni, con un incremento dell'8% rispetto al piano precedente. Sono questi i numeri principali del piano strategico dell'Eni per il quadriennio 2010-2013 preannunciato questa mattina dalla società. Per il 2010, ha affermato l'ad Paolo Scaroni nel corso della presentazione agli analisti nella sede di San Donato Milanese, «ci impegniamo distribuire un dividendo di 1 euro per azione (pari a quello 2009, ndr.)», assumendo come ipotesi una media del prezzo del petrolio di 65 dollari al barile nei 4 anni del piano. Per gli anni successivi Scaroni ha affermato che la cedola aumentarà «in linea con l'inflazione dell'area Ocse». Strategia che sarà rimessa in discussione, ha confermato Scaroni, nel momento in cui lo scenario di mercato alla base di questo impegno dovesse mutare.
Il piano conferma «il distintivo modello di business integrato». In sostanza, viene confermata la struttura organizzativa dell'Eni che prevede l'integrazione tra oil e gas. Una sottolineatura non casuale alla luce delle pressioni giunte al vertice dell'Eni nei mesi scorsi da parte del fondo Knight Vinke che chiede o scorporo delle attività nel settore gas sostenendo che l'operazione creerebbe maggior valore per gli azionisti.

Tra il 2010 e il 2013 il tasso di incremento medio del produzione di idrocarburi del gruppo Eni, secondo il piano, crescerà con un tasso di incremento medio annuo di oltre il 2,5%. Nel quadriennio Eni aumenterà le vendite di gas a un tasso medio annuo superiore al 3%, con un target al 2013 di 118 miliardi di metri cubi di vendite e una quota di mercato in Europa superiore al 22%.

Nel settore raffinazione e marketing, in Italia la società conta di raggiungere una quota di mercato del 34% al 2013 in crescita di oltre due punti rispetto al 2009.
Tra il 2010 e il 2013 sono previsti inoltre investimenti per 52,8 miliardi di euro, con un incremento dell'8% rispetto al piano 2009-2012. Sul fronte dell'efficienza e' prevista una riduzione dei costi a 2,4 miliardi di euro al 2013. Per quanto riguarda i risultati finanziari l'Eni stima dal 2011 un dividendo in crescita con uno scenario del prezzo del petrolio pari a 65 dollari al barile e con una inflazione nella media prevista per i Paesi dell'Ocse.
Da registrare che proprio oggi l'Aie (Agenzia internazionale dell'energia) nel consueto rapporto mensile, ha alzato di 70mila barili al giorno le stime della domanda mondiale di petrolio nel 2010, con un incremento dell'1,8% rispetto all'anno scorso grazie sopratutto alla richiesta dalla Cina.

Le cesssioni imposte da Bruxelles
La crescita, basata su una strategia di sviluppo per linee interne e dunque senza acquisizioni di rilievo, sarà «focalizzata nelle aree in cui Eni vanta una presenza consolidata»: Africa, regione del Caspio e Paesi OCSE, e in nuove aree a elevato potenziale tra cui in particolare l'Iraq.
Nell'arco del quadriennio, Eni avvierà la produzione in 41 nuovi campi petroliferi per circa 560.000 barili di petrolio equivalente al giorno nel 2013, di cui il 75% come operatore. La nuova produzione risulterà profittevole con un prezzo del barile intorno ai 40 dollari.
Gli obiettivi nel settore gas (+3% all'anno e un EBITDA pro-forma adjusted medio nel quadriennio di 4,4 miliardi di euro per anno) saranno raggiunti – assicura l'Eni – «nonostante il venir meno del contributo dei gasdotti internazionali TAG, TENP e Transitgas la cui cessione è prevista entro la fine del 2010». Su questa cessione, imposta dalle autorità antitrust comunitarie, è in corso la fase di market test in cui i concorrenti di Eni possono formulare osservazioni sugli impregni assunti dal gruppo italiano.

Perché bisogna impedire lo "sfascio" dell'Eni proposto da Knight Vinke (di Marcello Colitti)
L'Eni mette in vendita i tre gasdotti del Nord-Europa (di Giuseppe Chiellino)
Borse: accelerano i listini europei
Il titolo Eni in Borsa
BORSE E INDICI / Aggiornamenti

12 marzo 2010
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio


L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER   
Effettua il login o avvia la registrazione.