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Rafforzamento delle procedure di deficit eccessivo
All'odg c'è, quindi forzatamente, "un rafforzamento delle procedure di deficit eccessivo" per fare fronte alla situazione di uno Stato dell'Eurozona che diventa inadempiente malgrado tutti i meccanismi già previsti. La Germania, in ogni caso, non accetterà mai "un indebolimento" del Patto di stabilità. Berlino "è ben cosciente" delle proprie responsabilità nei confronti del Patto e dei propri concittadini che "hanno abbandonato il marco a favore dell'euro", ma "l'euro oggi è più stabile di quanto sia mai stato il marco".
Dopo le ultime proposte della cancelliera tedesca, gli sherpa stanno lavorando ad un testo che potrebbe essere discusso dai capi di Stato e di Governo dell'Eurozona questa sera, dopo la cena a 27, con l'obiettivo di un accordo.
Papandreou: rafforzare la zona euro
«La grande sfida di oggi per la Ue è fortificare e sostenere l'euro zona e la moneta unica» ha detto il premier Greco, George Papandreou, entrando al summit del Pse, prima del vertice Ue.
«Qualunque sia la decisione di oggi noi andremo avanti sulla nostra strada», ha detto il premier spiegando di avere avuto già riscontri positivi sulle misure prese finora dal governo greco.
«Abbiamo la solidarietà della UE ai nostri impegni che significa che abbiamo ricominciato a guadagnare credibilità», ha aggiunto. Per Papandreou c'è bisogno per Atene di «cambiamenti radicali per rendere la nostra economia trasparente».
Zapatero chiede una soluzione europea
A conferma, però, che le idee tra i 27 non sono ancora del tutto chiare è giunta la dichairazione del presidente di turno e premier spagnolo, Josè Louis Zapatero, secondo il quale per risolvere il problema della Grecia «bisogna adottare una soluzione europea, sotto l'egida della commissione UE e della Bce».
Le paure della Reding
Preoccupazione ha espresso la vice presidente della commissione europea, Viviane Reding. In assenza di interventi dell'Ue, il dissesto dei conti pubblici della Grecia rischia di scatenare "l'inizio di uno tsunami". La Reding ha poi esortato la cancelliera Angela Merkel a dare via libera a una mobilitazione dell'Unione. "Angela, ci vuole un po' di coraggio" ha detto. "A casa tua hai dei gravi problemi, perché il populismo vuole che il tuo popolo, o una sua ampia quota, sia contrario alla solidarietà - ha affermato alla radio belga Rtl -. Devi dir loro che siamo stati solidali quando la Germania si è riunificata. Abbiamo pagato tutti perché potesse avvenire, e non ce ne siamo pentiti".
"Siamo una famiglia - ha proseguito la vice presidente dell'esecutivo Ue - se uno dei piccolini sta male bisogna curarlo, perché a non farlo rischia di attaccare l'influenza a tutti gli altri, che non stanno nemmeno tanto bene, come il Portogallo, la Spagna, la Gran Bretagna, la Francia eccetera".
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