Alla battaglia per superare la crisi dei rifiuti «sta dando un contributo una parte decisiva della magistratura. Occorre però dotarla dei mezzi necessari. Mi spenderò personalmente». Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, – ieri a Napoli per la cerimonia di intitolazione a Giancarlo Siani dell'aula multifunzionale della Scuola di giornalismo dell'Università Suor Orsola Benincasa – è intervenuto ancora una volta sulla questione rifiuti.
Misure «urgenti» per risolvere l'emergenza rifiuti a Napoli «non sono rinviabili», ha detto il Capo dello Stato, e per attuarle è indispensabile che tutti facciano la propria parte, le istituzioni, i cittadini e la magistratura. «La camorra è responsabile di molti traffici compreso quello dei rifiuti tossici – ha poi ricordato Napolitano – rifiuti in gran parte arrivati dal Nord». Ai cittadini della Campania invece il presidente ha detto che nell'attuale situazione non è minacciata solo la salute di un quartiere, ma di «milioni di cittadini». E la soluzione «consiste nell'estirpare la criminalità e nell'eliminare la piaga dei traffici camorristici riprendendo la strada per creare le condizioni per un ordinato ciclo di smaltimento con soluzioni urgenti e non più rinviabili». Giustizia e criminalità: due temi caldi toccati dal presidente Napolitano, proprio mentre si attende la decisione del Csm sulle obiezioni al decreto del Governo sui rifiuti mosse da pm napoletani. Protesta che ieri si è allargata: 33 dei 41 giudici per le indagini preliminari hanno infatti sottoscritto un documento per la revoca immediata dell'affidamento da parte del Tribunale di Napoli della competenza in materia rifiuti a dieci collegi dei gip.
Rassicurazioni sul parere del Csm sul decreto rifiuti sono state date dal vicepresidente del Csm Nicola Mancino: «Il parere sul dl rifiuti dovrebbe essere approvato la prossima settimana in una seduta straordinaria del plenum – ha detto – Mi auguro più lunedì che martedì».
Sempre ieri il prefetto di Napoli, Alessandro Pansa, ha sottolineato l'impegno dello Stato sulla emergenza rifiuti. «Non c'è mai stato impegno maggiore da parte dello Stato come in questo momento – ha detto Pansa – Il presidente del Consiglio sta seguendo l'evolversi della situazione sul territorio e tutto lo Stato centrale si sta assumendo le responsabilità in prima persona». Intanto, il sottosegretario per l'emergenza rifiuti, Guido Bertolaso, ha precisato: «Ciò che conta – ha detto Bertolaso – è il risultato finale e non vi saranno tempi supplementari. Il problema affligge tutto il Paese». Poi ha aggiunto: «Troppe volte in passato abbiamo visto che a livello politico non c'è stato il necessario appoggio nei momenti in cui si doveva davvero voltare pagina. Io rimarrò a Napoli fino a quando quest'emergenza non sarà stata risolta».
Infine, la Regione Campania ha firmato un accordo con Socib, il primo imbottigliatore indipendente del sistema Coca-cola in Italia, e con Erreplast, azienda campana di trasformazione di materie plastiche, per la raccolta differenziata del Pet e il riciclo presso le aziende della stessa regione. Sul progetto Socib ha investito 120mila euro.
(ha collaborato Brunella Giugliano)
