Febbre suina: consigli ai viaggiatori. Evitare di visitare mercati o fattorie, no alla consumazione di carne suina non cotta: sono alcuni dei consigli del ministero della Salute per chi intende recarsi in Messico o negli Stati Uniti, in particolare Texas e California. A oggi il virus della febbre suina, ha colpito soprattutto in Messico, dove sono stati registrati 1.614 casi di febbre suina con 103 morti. Mentre negli Stati Uniti non si sono regitrati casi mortali. Per l'organizzazione mondiale della sanità il virus ha «chiaramente un potenziale pandemico». E il direttore generale dell'Oms, Margaret Chan, ha invitato i Paesi non colpiti ad aumentare la loro vigilanza. Tra le misure approntate dal ministero del Lavoro e della Salute è stato diffuso un foglio di istruzioni per chi arriva o parte negli aeroporti e nei porti italiani o ai valichi non Schenghen. Misura predisposte dagli Uffici di Sanità Marittima, Aerea e di frontiera (Usmaf). In tutti gli scali è stato altresì esposto un manifesto che informa dell'esistenza dell'epidemia.
Le raccomandazioni del ministero della Salute
Per chi parte. «Evitare la visita di mercati o di fattorie in cui si può venire a contatto con suini che potrebbero essere infetti; consumare cibi a base di carne suina solo dopo accurata cottura; evitare di portare le mani a contatto con occhi naso e bocca». Il ministero raccomanda anche di lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o con detergenti a base di alcool, sapendo che la vaccinazione con i tradizionali vaccini antinfluenzali (vaccini stagionali), «pur sollecitando le difese immunitarie, probabilmente non é efficace nei confronti di questa specifica infezione».
Per chi arriva. A chi arriva dai paesi a rischio, il ministero raccomanda «nel caso si ritenga di essere stati esposti a contatti con suini o con persone affette da influenza suina» di «tenere sotto controllo lo stato di salute per almeno 7-10 giorni». Se durante questo periodo si dovesse accusare febbre e sintomatologia simil-influenzale (faringite, tosse secca, mal di testa, dolori muscolari ecc), il ministero raccomanda di «consultare telefonicamente un medico o contattare i numeri telefonici che verranno indicati segnalando il viaggio e l'eventuale contatto con suini o persone affette da influenza».
I suggerimenti di "Viaggiare sicuri" della Farnesina
Allerta in Messico. Sul sito Viaggiare Sicuri della Farnesina, gestito in collaborazione con l'Aci, è riportato che il virus in Messico ha colpito soprattutto Città del Messico. si chiede ai viaggiatori di «evitare la frequentazione di luoghi pubblici, di riporre particolare attenzione nella cura dell'igiene personale» e di rivolgersi in strutture sanitarie in presenza di sintomi influenzali. A meno di motivi improrogabili il sito consiglia «di rinviare i propri programmi di viaggio in attesa che la situazione sanitaria locale torni alla normalità».
Stato di emergenza sanitario negli Stati Uniti. A titolo precuzionale le Autorità americane hanno dichiarato lo stato di emergenza sanitario. Una ventina di casi sono stati registrati in vari Stati (California, Texas, Kansas, Ohio e New York) . L'attenzione è molto alta, spiega la Farnesina, «ma non vi è allarmismo poiché i pazienti finora contagiati hanno tutti reagito positivamente alle terapie retrovirali».
Studenti in quarantena in Nuova Zelanda.Un gruppo di liceali neozelandesi di ritorno dal Messico è stato messo in quaratena dopo aver accusato alcuni sintomi della febbre suina. Le Autorità locali stanno effettuando i controlli necessari.
Disponibili in Italia 40 milioni di farmaci antivirali
In merito, poi, alla presunta insufficienza nel nostro Paese di scorte di farmaci antivirali per far fronte a una eventuale pandemia da influenza suina, il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio ha precisato in una nota che si tratta di notizie inesatte, "in quanto sono attualmente stoccate presso il Ministero quaranta milioni di dosi di tali farmaci. Più precisamente sono disponibili circa dieci milioni di dosi di farmaco Zanamivir (Relenza) e 60mila dosi di farmaco Oseltamivir (Tamiflu) pronte per l'assunzione. Sono inoltre disponibili circa 30 milioni di dosi di Tamiflu sotto forma di polvere, per l'incapsulamento della quale è già stato dato mandato all'Istituto Chimico Farmaceutico Militare di Firenze». Polvere che, in estrema emergenza, può essere assunta in soluzione liquida.