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Mafia, anniversario di Capaci. Napolitano ricorda Falcone

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23 maggio 2009



«Nella lotta alla mafia conta la crescita della coscienza civica e della fiducia nello stato di diritto: fiducia che può rafforzarsi solo in un clima di rispetto, in ogni circostanza degli equilibri costituzionali da parte di tutti coloro che sono chiamati ad osservarli». È questo
il monito che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lancia dall'aula bunker di Palermo dove dove si commemora il 17° anniversario della strage di Capaci. Una cerimonia dove sono presenti, tra gli altri, anche il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, quello dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso e la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. «Mai come in queste occasioni - ha aggiunto napolitano - e davanti a queste memorie sentiamo di essere una nazione e una nazione unita».

Nella lotta alla mafia è indispensabile, ha proseguito il Presidente della Repubblica, un «clima di leale collaborazione» tra tutte le istituzioni e nel rispetto dei ruoli e delle competenze di ciascuno. In particolare, Napolitano ha poi sottolineato il ruolo «vitale di un'istituzione voluta da Falcone e Borsellino come la Procura nazionale antimafia, oggi guidata da un magistrato di incontestabile esperienza, dirittura e autorevolezza», Pietro Grasso. Il capo dello Stato sottolinea che «occorre più che mai assicurare alla Procura nazionale antimafia la possibilità di operare in una clima di piena, leale collaborazione e di esercitare integralmente le sue attribuzione»

Confindustria in difesa della legalità
«Per Confindustria la difesa della legalità è un impegno solenne. L'illegalità inquina la convivenza civile e crea un danno economico al nostro Paese». Emma Marcegaglia, dal canto suo, ha voluto sottolineare come Viale dell'Astronomia sia in prima linea contro la criminalità organizzata. La Marcegaglia ha parlato dei danni creati dalla «economia parallela» cui dà vita la criminalità organizzata e ha ricordato l'impegno della Confidustria siciliana a espellere chi non denuncia il pizzo: «Noi l'abbiamo fatto sul serio. Non ci possono essere zone grigie: o si sta dalla parte della legalità o no. Dobbiamo essere noi a dire basta e a dire che non vogliamo pagare il pizzo». La Marcegaglia ha ringraziato magistrati e forze dell'Ordine che «stanno accanto agli imprenditori sani», e ha osservato come «grazie al sacrificio di Falcone e Borsellino fare impresa sana nel sud è più facile». Ha poi concluso il suo intervento leggendo uno degli striscioni affissi dai ragazzi delle scuole presenti all'evento: «Liberi di volare in un mondo di onestà»

23 maggio 2009
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