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8 giugno 2009


Fassino: «Il Pd è il più grande partito progressista d'Europa». «Il voto europeo ci consegna un Pd che è una delle forze più grandi del centrosinistra europeo. Con 8 milioni di voti siamo il primo partito di tutto il campo progressista dei 27 paesi dell'Ue e, insieme all'spd, i primi anche per numero di eletti al parlamento europeo». Lo dichiara, parlando con i giornalisti alla sede del Pd, Piero Fassino: «Adesso- aggiunge Fassino- il nostro obiettivo é costruire un campo riformista europeo che unisca le forze progressiste e di centrosinistra del continente. Lavoreremo da subito per un nuovo gruppo parlamentare nel quale si incontrino gli eletti del Pd e gli eletti delle forze progressiste, socialiste e socialdemocratiche e riformiste europee. E l'originalità del Pd sarà preziosa risorsa per rinnovare il pensiero, la cultura, le politiche del riformismo europeo».

Castelli: «Con la Lega Berlusconi è in una botte di ferro». Da queste elezioni europee «Berlusconi, paradossalmente, esce rafforzato dal grande successo della Lega». E' quanto dice il vice ministro alle Infrastrutture, RobertoCastelli (Lega), commentando, su Sky tg 24, l'exploit del carroccio: «Per noi é un risultato storico- sottolinea Castelli- perché non avevamo mai raggiunto il 10 per cento». Il presidente del Consiglio, aggiunge il vice ministro, «sa che sulla Lega e su Bossi può contare molto più che su qualche suo amico nel Pdl. Quindi si avanti con questa azione di governo di cui la Lega è la punta di lancia perché fa le cose che l'elettorato si aspetta».

Frattini: «Contro l'astensionismo un nuovo progetto europeo». Contro l'astensionismo che ha caratterizzato queste ultime elezioni europee «c'è bisogno di più Europa». Ad affermarlo è stato il ministro degli Esteri Franco Frattini, a Sofia, dopo un incontro con le Autoritá bulgare. «Bisogna convincere l'opinione pubblica europea che deve fidarsi dell'Europa, perchè l'Europa lo merita», ha sottolineato il titolaredella Farnesina, dicendosi al contempo «soddisfatto» che «l'Italia abbia la bandiera del maggior numero di votanti: il nostro 66% rispetto alla media dell'Unione europea è di per sè soddisfacente».Secondo Frattini, «l'astensionismo è dovuto alla scarsa conoscenza delle problematiche europee e al fatto che l'Ue sia percepita lontana». Ma in questo contesto, secondo Frattini, l'allargamento non deve fermarsi: «Se teniamo fuori dalla porta i Balcani questa frustrazione aumenterá».

Franceschini: «Il progetto del Pd è vincente».
Il voto delle Europee permette al Pd di raggiungere i due obiettivi prefissati: «La conferma del progetto del partito» e quello di «fermare la destra italiana». Lo ha detto Dario Franceschini durante una conferenza stampa di commento dei dati elettorali. Franceschini ha spiegato che il dato italiano va inserito in una serie di «tendenze» su base continentale.La prima di questa tendenze è l'astensionismo, la seconda è «una libertà» degli elettori visto che il voto non influenza la governabilità, la terza tendenza è «una preoccupante avanzata della destra, sia nella sua forma più estremista che nella sua forma conservatrice»; a questa tendenza è legata la quarta, e cioè «l'arretramento comune delle forze progressiste che - ha concluso Franceschini - stando in Europa sono soprattutto quelle socialiste».

Lombardo: «Il Pdl perde consenso perché è lontano dalla gente». «Il dato del Pdl in calo non è altro che la disattenzione nei confronti di problemi reali della gente: la crisi non è stata affrontata subito per come è realmente percepita dalle persone e c'è stata una forte disattenzione per il Sud come per la gestione della vicenda deiFas». Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, commentando da Catania le proiezioni sul voto per le europee. «Anche in Sicilia - ha spiegato Lombardo - è accaduto questo e sicuramente ha pesato la mancata concessione dei fondi per le aree sottoutilizzate, che inspiegabilmente non sono ancora stati assegnati in un isola in cui c'è una forte crisi economica». «C'è la sensazione - ha aggiunto - che il Pdl non sia più in grado di intercettare i veri bisogni dei cittadini e non sappia cogliere i cambiamenti che ci sono. Non ha capito chec'è una crisi che è globale e la gente vuole risposte concrete e reali alle esigenze quotidiane della vita, anzi della sopravvivenza».

Di Pietro: «Il Pd da solo non può costituire l'alternativa a Berlusconi». «Italia dei Valori ha dimostrato in queste elezioni che Berlusconi non è invincibile. Gli elettori hanno smascherato i suoi finti sondaggi e la sua finta giovinezza politica e ci hanno affidato il compito di costruire l'alternativa». Lo afferma il leade di Italia dei Valori Antonio Di Pietro incontrando i giornalisti all'hotel Majestic per commentare i risultati delle elezioni europee e nello stesso tempo lancia un messaggio al Partito democratico di Dario Franceschini. Di Pietro ricorre a un'immagine agreste per esaltare il lavoro svolto dal suo partito in questa campagna elettorale: «A noi sono venuti i calli alle mani per dissodare il terreno dell'indifferenza e arrivare a costruire l'alternativa. Se ci fosse un atto di umiltà delPartito democratico, potremmo mandare un messaggio al Paese per un'alternativa possibile, perchè gli italiani non vogliono la divisione dell'opposizione». Secondo l'ex pm «il vero grande sconfitto di queste elezioni è Berlusconi e il suo governo all'insegna della strafottenza, che tratta tutti alla maniera del Marchese del Grillo». Quindi è il Pdl il grande perdente di questa consultazione mentre il Pd deve registrare «una riduzione dei consensi rispetto alle politiche e il fatto che dasolo non può costruire l'alternativa».

  CONTINUA ...»

8 giugno 2009
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