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Zaia: «Le elezioni europee non sono primarie per le regionali del 2010». «Le elezioni europee non sono le primarie delle regionali del 2010»: lo ha detto il ministro Luca Zaia, ad una domanda sul futuro candidato del centrodestra per la presidenza del Veneto.«Il criterio del "sorpasso" - ha sottolineato Zaia, in riferimento alle dichiarazioni fatte dal premier nei giorni scorsi - è stato deciso unilateralmente da Berlusconi. Ho parlato personalmente con il segretario federale, Umberto Bossi, e mi ha garantito che da parte sua non c'è mai stato un accordo con il premier in questo senso». «Dunque - ha concluso - per quanto succederà l'anno prossimo il risultato di oggi non cambia nulla, anche perché è chiaro che se il Presidente del Consiglio fosse stato Umberto Bossi la Lega avrebbe fatto strage di consensi».
Orlando: «Idv, successo straordinario in Sicilia». «È un risultato straordinario. Ci abbiamo messo la faccia e questa scelta, evidentemente, è stata premiata dagli elettori. Questo risultato costituisce la testimonianza di un fatto preciso: sia la Sicilia che la Sardegna sono tutt'altro che rassegnate all'idea di sottostare alle politiche del centrodestra». Lo afferma Leoluca Orlando, capolista di Italia dei valori nella circoscrizione Isole, in
merito all'esito delle elezioni europee. «Non abbiamo ancora il 51% - afferma Orlando - ma da oggi gli italiani si sveglieranno con una certezza in più: nel nostro paese esiste una forza politica che ha l'obiettivo di porsi come spina nel fianco, come risorsa nuova attraverso cui sconfiggere Berlusconi».
Latorre: «Appannata la leadership di Berlusconi». Il Popolo delle libertà aveva puntato a uno sfondamento, insieme alla Lega puntava ad accrescere il consenso, ma non ce l'ha fatta». Lo dice Nicola Latorre, vice capogruppo dei senatori Pd in diretta su Youdem. «La leadership di Berlusconi esce appannata dal risultato delle elezioni, così come l'azione di governo ne esce ridimensionata. È evidente - aggiunge - che un'assenza totaledi iniziative sui temi della crisi economica e la mancanza assoluta dell'iniziativa riformista abbiano comportato un segnale negativo alle elezioni. Bisogna invece ammettere che il consenso che hanno raccolto tutte le forze dell'opposizione è maggiore del consenso del Popolo delle libertà. E il Partito Democratico, soprattutto - conclude - non ha avuto il tracollo che era stato annunciato».
Rotondi: «Di Pietro nuovo candidato premier dell'opposizione». «La notizia del giorno è che il Pd siè mangiato in un anno sette punti rispetto alle elezioni che già aveva perso, e Di Pietro, dopo aver raddoppiato i voti, annunzia la fondazione di un nuovo partito ed è lui ad offrire al Pd l'alleanza. Praticamente si è candidato a premier». Lo ha detto il ministro per l'Attuazione del Programma di governo, Gianfranco Rotondi, nel corso della trasmissione Uno Mattina.
Buttiglione: «Successo dell'Udc e dei partiti fuori dal bipolarismo». «Meritavamo di più ma abbiamo guadagnato un punto rispetto alle elezioni politiche». Il presidente dell'Udc Rocco Buttiglione, in diretta a Uno mattina su Rai 1, commenta i dati ormai quasi definitivi delle elezioni europee. «Hanno perso - osserva Buttiglione - i grandi partiti e hanno guadagnato i piccoli che stanno fuori dall'abbraccio Pdl-Pd, il bipolarismo all'italiana esce fortemente indebolito». Per il presidente dell'Udc, un altro dato importante è che «è fallita la richiesta di Berlusconi di avere un potere aggiuntivo, non gli è stato dato». «Ha detto "datemi tanti voti per poter cambiare la Costituzione, per poter fare in modo che il Capo del governo abbia più potere del Parlamento" e i voti non glieli hanno dati», sottolinea Buttiglione.
Bossi: «Dietro il successo della Lega anche i voti dei delusi dalla sinistra». Raggiunto telefonicamente dall'Ansa, il ministro per le Riforme Umberto Bossi si è detto soddisfatto dei risultati elettorali ottenuti dalla Lega. «Un conto sono le sensazioni - replica Bossi -, un conto è il ragionamento e partivo dal presupposto che noi non siamo mai andati bene nelle Europee rispetto ai risultati che invece abbiamo nelle politiche. Sono soddisfatto». Alla domanda su cosa ne pensasse del buon risultato ottenuto dalla Lega nelle regioni tradizionalmente considerate rosse, Bossi ha risposto: «Sì, è un risultato importante, lo avevo detto che la Lega ottiene voti anche da coloro che votavano a sinistra e che non si sentono più rappresentati e poi in quei posti sono andato io in campagna elettorale a fare i comizi».
Cesa: «Soddisfazione per l'Udc. E ora il partito della Nazione». Il segretario Udc, Lorenzo Cesa a Radio Rai commenta: «Noi andiamo avanti per la nostra strada, con un progetto alternativo al bipolarismo di due schieramenti che hanno al loro interno tuttoe il contrario di tutto».
A vincere, sottolinea, «sono le estreme nei due schieramenti, i populisti. Da una parte la Lega e dall'altra Di Pietro. Questo non fa ben sperare per il futuro, perché un bipolarismo così fatto è un bipolarismo urlato». Per Cesa, comunque, «questo bipolarismo non reggerà» e perciò l'Udc intende lavorare alla costruzione di un nuovo partito: «il Partito della nazione, che aggreghi tutti idemocratici cristiani, i riformisti e i liberali, che hanno a cuore la concretezza della politica e la vicinanza ai problemi della gente».
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