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Il premier attende «fiducioso». Silvio Berlusconi «è sereno e fiducioso nella stragrande maggioranza dei magistrati italiani». Così il ministro per i Beni culturali e coordinatore del Pdl, Sandro Bondi, ospite di Ballarò, ha descritto lo stato d'animo del presidente del Consiglio alla vigilia della decisione della Consulta sul Lodo Alfano e dopo la sentenza sul Lodo Mondadori.
Prima della trasmissione a Palazzo Grazioli, in serata, oltre allo stesso Bondi, sono arrivati uno dopo l'altro Fabrizio Cicchitto, Gaetano Quagliariello, Paolo Bonaiuti, Italo Bocchino, l'avvocato Niccolò Ghedini, reduce dall'arringa davanti alla Consulta che gli ha guadagnato gli strali delle opposizioni. L'ultimo ad andarsene all'ora di cena è stato il ministro della Giustizia Angelino Alfano.
Per tutti la prudenza di rito, ma dalle file del Pdl è trapelato un «cauto ottimismo» sulla possibilità che da Palazzo della Consulta arrivino domani buone notizie, se non una decisione di pieno accoglimento della legge, almeno non una bocciatura. Una sentenza «additiva», azzarda qualcuno, che imporrebbe modifiche al testo, ma nessuna marcia indietro.
Il Cavaliere sembra intenzionato a tenere per valida la linea messa nero su bianco ieri: intende andare avanti, onorare il mandato di cinque anni che gli hanno affidato gli elettori. La rabbia per una sentenza definita «una enormità giuridica» non è passata, ma il premier sembra fiducioso sulla possibilità di trovare una via d'uscita. (N.Co.)