«I tempi si erano a tal punto ristretti - dopo i già intervenuti pronunciamenti delle Corti di appello di Roma e Milano - che quel provvedimento non poteva che essere un decreto legge»: lo scrive sul sito del Quirinale il capo dello Stato Giorgio Napolitano in risposta alle lettere di due cittadini sul decreto «salva-liste. Napolitano spiega che, al di là della ventilata soluzione politica alla mancata presentazione delle liste, c'era la necessità di intervenire tempestivamente.
Il testo del decreto legge firmato dal presidente della Repubblica «non ha presentato a mio avviso evidenti vizi di incostituzionalità »: precisa Napolitano in risposta ai due cittadini, che lo avevanointerpellato, uno per appoggiare e l'altro per criticare il «decreto salvaliste» uscito sabato sulla Gazzetta ufficiale.
«Un effettivo senso di responsabilità dovrebbe consigliare a tutti i soggetti politici e istituzionali di non rivolgersi al Capo dello Stato con aspettative e pretese improprie, e a chi governa di rispettarne costantemente le funzioni e i poteri»: si chiude così la risposta del Capo dello Stato, alle due lettere a lui indirizzate.