Sono tremila i fedeli musulmani pronti a partire per il pellegrinaggio dell'Umrah. Un'esperienza che serve a cancellare i propri peccati e ritrovare sé stessi.
Non per turismo ma per convinzione spirituale. Non per obbligo ma per speranza di redenzione.
Il pellegrino – di qualsiasi fede – non è un viaggiatore qualsiasi, né tantomeno dovrebbe richiamare l'idea di culture ancestrali dimenticate nell'era dell'interconnessione. Secondo l'Istituto internazionale di scienze turistiche gli italiani che viaggiano verso i luoghi sacri sono consumatori evoluti, di cui il 60% usa internet, il 35% legge più di cinque libri l'anno e oltre il 27% possiede una laurea. E molti sono giovani: il 20% ha tra i 40 e i 50 anni, il 18% tra i 30 e i 40 e il 13% tra i 20 e i 30.
Il Ramadan e i pellegrinaggi. D'altra parte, chi si prepara in questi giorni a partecipare al Ramadan e a partire verso La Mecca è per la stragrande maggioranza straniero. Il mese sacro del digiuno per i musulmani è chiamato Ramadan, ovvero il nono mese dell'anno islamico che ricorda la rivelazione dell'angelo Gabriele a Maometto. Quest'anno si tratta del periodo che va dal 21 agosto al 19 settembre, ma varia a seconda del calendario lunare islamico.
Durante i giorni del Ramadan (e non le notti) è proibito mangiare, bere e fumare in pubblico e molti negozi, banche e uffici aprono più tardi e chiudono prima. Questo perché ogni musulmano deve "coltivare pietà" e secondo la "Breve Guida per il pellegrinaggio e l'Umra" della Lega musulmana nell'assolvere ai compiti prescritti nel periodo "la purezza dell'intenzione è la cosa più importante". La prescrizione si riferisce in particolare ai pellegrinaggi caratterizzanti il mondo islamico, l'Umrah (pellegrinaggio minore) e l'Hajj (pellegrinaggio maggiore). "Pensate – racconta un blogger italiano – alle due facce di una medaglia: da una parte le limitazioni portano a far crescere il nervosismo dell'uomo medio, i prezzi dei pochissimi locali aperti raddoppiano e bere acqua nel suq può irritare i passanti. Ma dall'altra parte osserverete la gioia, l'allegria, le incongruenze, la religiosità e la passione del mondo musulmano".
Umrah e Hajj. Il Ramadam arriva come opportunità "di ricevere il perdono di Allah e l'emancipazione dai peccati, un mese dedicato alle buone azioni e alla carità". Essere pellegrini durante questo periodo assolve ancora di più ai doveri del musulmano. L'Umrah, il pellegrinaggio minore, può essere eseguito in qualsiasi periodo dell'anno, e parte da La Mecca, la città santa dei musulmani, nell'Arabia Saudita occidentale. Se l'Umrah si esegue nel mese del Ramadan ha lo stesso valore del Hajj: quest'ultimo è il pellegrinaggio maggiore che si svolge in un periodo ben definito dell'anno (nel 2009, cade tra il 20 ottobre e il 21 novembre). Ogni pellegrinaggio prevede dei riti e dei percorsi ben definiti e, secondo fonti ufficiali, i musulmani che hanno visitato i luoghi sacri nel 2006 sono stati oltre due milioni, cresciuti del 14% rispetto al 1996.
I numeri. L'Arabia Saudita ha un ministero apposito per l'Hajj che ritrae le cifre dei musulmani nel mondo. In Europa i fedeli all'Islam sono circa 51 milioni e in Italia 581mila, ovvero meno dell'1% della popolazione. Secondo le stime elaborate dal Sole 24 Ore attraverso le rilevazioni delle agenzie che in Italia gestiscono i pellegrinaggi dei musulmani, la cifra dei viandanti verso la Mecca al fine di assolvere all'Umrah si aggira intorno alle tremila persone l'anno, seimila se si considera anche l'Hajj. "Il mercato dei viaggi sacri per i pellegrinaggi in Arabia Saudita non può conoscere crisi o flessioni – afferma un operatore turistico specializzato – se non legate all'andamento demografico della popolazione musulmana. Questo perché tutti i fedeli, a prescindere dal loro status sociale e dal potere d'acquisto, devono fare l'Hajj e sono disposti a mettere da parte i soldi necessari anche se questo richiede degli anni".
Febbre mistica. L'allarme per la pandemia della nuova influenza - che ormai conta 200mila contagiati nel mondo e 1.550 decessi – non ha scoraggiato i pellegrini musulmani. "Non abbiamo registrato flessioni dei flussi di viaggiatori, né ci sono state cancellazioni in quest'ultimo periodo." commentano da Tour Magazine, operatore specializzato nei viaggi sacri del mondo islamico.
Eppure, in funzione preventiva della pandemia, il ministero della sanità iraniano ha messo al bando i pellegrinaggi e i ministri della Sanità dell'Arabia Saudita e il Comitato indiano dell'Hajj hanno fissato una serie di restrizioni per i pellegrini. In particolare, sono escluse le persone che hanno più di 65 anni e meno di 12, così come quelle malate di diabete, ipertensione e altri problemi legati al cuore, ai reni e al fegato. Non si tratta di una limitazione da poco visto che gli indiani (a cui seguono pachistani e nigeriani) sono i cittadini più rappresentativi per i pellegrinaggi sacri.
Chi viene dall'Italia. Normalmente, si possono pagare sugli 800 euro (andata e ritorno) per un viaggio aereo a Jeddah, città vicina a La Mecca, più i costi di trasferimento interno (in genere, un autobus espresso che collega le due città, divise da 50 miglia) e l'alloggio, che costa mediamente 70 euro al giorno.
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