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Haiti: 100 bambini sotto
le macerie di una scuola

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18 gennaio 2010

Ancora due persone estratte vive dalle squadre di soccorso ad Haiti dalla macerie del Caribbean Market di Port-au-Prince, lo stesso dove lavorava l'italiano Antonio Sperduto al momento del sisma. La notizia è stata fornita da un cronista della Cnn via Twitter. Per il momento sono meno di dieci gli italiani che mancano all'appello nell'isola caraibica, secondo la Farnesina: si tratta di persone che, finora, non si è riusciti a contattare o individuare, direttamente o indirettamente. Intanto è arrivata la conferma che il funzionario dell'Onu di nazionalità italiana Guido Galli è deceduto sotto le macerie: lo ha annunciato Alain Leroy, responsabile per il peacekeeping dell'Onu.

Circa 100 bambini sarebbero rimasti sepolti sotto le macerie di una scuola crollata nel villaggio di Leogane, a un'ora di viaggio a oest di Port-au-Prince.

Medico italiano: «Amputiamo decine di gambe e braccia». «Operiamo senza sosta, 18 ore al giorno. Con il passare delle ore arrivano feriti sempre più gravi, con infezioni enormi. È arrivata una donna incinta, al sesto mese, con la gamba fratturata, le ossa fuori e i vermi nella ferita. L'abbiamo dovuta amputare ma abbiamo salvato lei e il bimbo in grembo»: è la drammatica testimonianza di Thomas Pellis, uno dei medici italiani che da quattro giorni lavora all'ospedale Saint Damien di Port-au-Prince ad Haiti. «Io sono sempre in sala operatoria, 18 ore al giorno» ha raccontato.

L'Italia è disponibile all'invio di carabinieri ad Haiti, nell'ambito delle circa 1.500 forze di polizia supplementari chieste oggi dal segretario generale dell'Onu Ban Ki-Moon. Lo si apprende dall'Ansa che cita fonti qualificate del Palazzo di Vetro.

Il governo di Haiti ha proclamato lo stato di emergenza fino alla fine di gennaio e un periodo di lutto nazionale di un mese. Mentre prosegue la disperata ricerca di sopravvissuti, ad Haiti è anche emergenza sciacalli, con veri e propri linciaggi in strada. Un inviato della Reuters ha detto di aver visto un uomo dato alle fiamme da cittadini inferociti che lo avevano sorpreso a rubare e altri due uomini con ferite di arma da fuoco alla testa e le mani legate dietro la schiena.
La polizia ha sparato contro alcuni saccheggiatori in un mercato di Port-au-Prince, uccidendone almeno uno. Alcuni giovani stavano cercando di portar via tutto quanto riuscivano a recuperare tra le rovine del mercato Hyppolite, quando sono arrivati alcuni poliziotti armati con fucili d'assalto. Questi ultimi hanno aperto il fuoco e uno dei saccheggiatori, un uomo di circa trent'anni, è stato colpito alla testa ed è crollato al suolo.

Da oggi in tutto saranno operativi nel paese o impegnati su unità navali 13.300 uomini delle forze armate americane. I primi mille, della 82/a Divisione Aerotrasportata, sono giunti sabato scorso. Altri 4.800 sono a tutt'oggi operativi sul terreno. A questi se ne aggiungono altri 7.500, che dovrebbero essere sull'isola entro la giornata di oggi. L'aeroporto di Port-au-Prince, gestito dall'aeronautica militare Usa con il consenso del governo di Haiti, è operativo 24 ore su 24 e ha una capacità operativa di 100 voli al giorno. Finora sono state sbarcate all'aeroporto 600 tonnellate di viveri e medicinali. Sono operativi ad Haiti 30 elicotteri militari, che collegano 9 zone del Paese. Dagli Usa hanno finora raggiunto le zone colpite dal terremoto 250 medici, due cargo carichi di medicinali e un terzo é atteso per la giornata di oggi. La nave-ospedale Comfort, con 600 uomini di personale medico, arriverà ad Haiti per la giornata di mercoledì. Oltre a quelle americane, le squadre di soccorso internazionali presenti ad Haiti sono 21. Nei prossimi giorni si dovrebbe raggiungere un totale di 30 squadre di soccorso operative.

Bill Clinton, inviato speciale dell'Onu per Haiti, incontrerà domani nell'isola il presidente René Preval per parlare degli aiuti d'emergenza. L'ex-presidente Usa giungerà ad Haiti con un aereo carico di viveri, acqua, medicine, batterie solari, radio portatili, generatori di corrente. L'ex-presidente ha inoltre accettato, insieme a George W. Bush, di guidare un comitato per raccogliere fondi per Haiti. Per quanto riguarda l'Italia, il governo ha dato la disponibilità da ora a cancellare il debito di Haiti, stimato in 40 milioni di euro. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Franco Frattini. «È un primo modo per aiutare l'inizio della ricostruzione», ha detto il titolare della Farnesina.

18 gennaio 2010
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