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Il reato di clandestinità è legge, via libera al ddl sicurezza

di Nicoletta Cottone

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2 luglio 2009


Contrasto all'immigrazione clandestina, lotta alla criminalità, sicurezza pubblica: queste le tre linee guida del disegno di legge sulla sicurezza approvato definitivamente dal Senato con 157 , 124 no e 3 astenuti. Un provvedimento che ha incassato un tris di fiducie richieste dal Governo sui tre articoli che già alla Camera hanno sostituito i 64 articoli del provvedimento. Due fiducie votate nel pomeriggio di ieri, una questa mattina. Sul ddl sicurezza, infatti, il Governo aveva posto un tris di fiducie, come era già avvenuto il 13 maggio alla Camera, quando le norme del disegno di legge sicurezza erano state oggetto di tre questioni di fiducia. Il conto delle questioni di fiducia poste dal governo Berlusconi IV arriva così a 22. Ecco, in sintesi, le principali novità, che potranno essere approfondite consultando gli abc sul sito, divisi in base ai 3 articoli che costituiscono il provvedimento, dedicati al contrasto all'immigrazione clandestina, alla lotta alla criminalità organizzata e al pacchetto sicurezza pubblica.

Per contrastare l'immigrazione clandestina, permesso di soggiorno a punti e introduzione del reatò di clandestinità. Permesso a punti per gli immigrati, contributo per ottenere il titolo di soggiorno, introduzione del reato di clandestinità, sono alcune delle misure di contrasto all'immigrazione clandestina raggruppate nel primo articolo del ddl sicurezza, introdotto dal primo maxiemendamento del governo, diviso in 32 commi e 4 tabelle. Arriva un contributo di 200 euro per la richiesta di cittadinanza da parte di stranieri, mentre per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno è previsto un contributo da un minimo di 80 a un massimo di 200 euro. Prevista una stretta sui matrimoni di comodo e sul money transfer. Istituito un accordo di integrazione, che il cittadino straniero deve obbligatoriamente sottoscrivere per il rilascio del permesso di soggiorno. È una sorta di "patente a punti" per l'immigrato, racchiusa nell'accordo di integrazione: ci sono dei crediti, conseguibili nell'arco di validità del titolo di soggiorno richiesto. La perdita dei crediti comporta la revoca del titolo di soggiorno. Rischia, poi, da 3 a 6 mesi di reclusione chiunque per trarne ingiusto profitto, affitti un immobile a uno straniero senza permesso di soggiorno.

Escluso dagli appalti chi non denuncia l'estorsione. Escluse dalle gare d'appalto le vittime di concussione o estorsione aggravata che non denuncino i fatti all'autorità giudiziaria, a meno che ricorra lo stato di necessità o di legittima difesa. Giro di vite sul cosiddetto 41-bis, il regime carcerario speciale per detenuti per reati di particolare allarme sociale. Sono le principali novità contenute nell'articolo 2 del ddl sicurezza, dedicato alla lotta alla criminalità organizzata. Sul fronte della stretta al 41-bis si restringono a uno al mese i colloqui possibili, che dovranno essere sempre sottoposti a controllo auditivo, a registrazione e videoregistrazione. La permanenza all'aperto per chi è dietro le sbarre in regime speciale sarà in gruppi non superiori a 4 persone, per non più di 2 ore al giorno. Dovrà essere assicurata l'assoluta impossibilità di comunicare tra detenuti. Nuove disposizioni, poi, sui beni confiscati alla mafia e in tema di conservazione di beni sequestrati. Stretta ai benefici per i superstiti della criminalità organizzata: si potrà accedere agli aiuti pubblici solo se non ci sono rapporti di matrimonio, di convivenza, di parentela o di affinità entro il quarto grado con indagati o condannati per associazione a delinquere, mafiose, per tratta di persone, sequestro di persone a scopo di estorsione, traffico di stupefacenti o contrabbando. Modifiche anche alla normativa di scioglimento dei consigli comunali e provinciali in odore di mafia.

Arriva una stretta sulle patenti, accanto alle ronde in città. Ronde, spray al peperoncino, stretta sulle patenti. Sono molte le novità contenute nel pacchetto sicurezza pubblica, raggruppato nei 66 commi che costituiscono l'articolo 3 del provvedimento, introdotto dal terzo maxiemendamento del governo nel ddl sicurezza. Oltre all'arrivo delle ronde, viene introdotto nell'ordinamento il delitto di "Impiego di minori nell'accattonaggio", punito con la reclusione fino a 3 anni e la decadenza della patria potestà del genitore. Istituito un registro nazionale per le persone senza fissa dimora. Carcere da 3 mesi a un anno e multe da mille a 3mila euro per i writers che danneggiano il patrimonio storico-artistico. Mano pesante anche con chi sporca le strade gettando rifiuti dai finestrini delle auto: si rischiano da 500 a mille euro di sanzione. Sarà autorizzato l'uso dello spray al peperoncino a scopo di autodifesa. Viene introdotto un nuovo illecito amministrativo, punito con una sanzione fino a mille euro, per la vendita ai minori di bombolette spray con vernici non biodegradabili. I buttafuori dei locali di intrattenimento dovranno obbligatoriamente essere iscritti in un elenco ad hoc tenuto dal prefetto e non potranno usare armi o oggetti "atti a offendere". Stretta anche sulle patenti per chi guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di stupefacenti. Attenzione ai requisiti morali per il rilascio della patente. Arrivano nuovi poteri per i sindaci in materia di occupazione abusiva di suolo pubblico. Sono state introdotte aggravanti per furti e rapine se il malcapitato è colpito sui mezzi pubblici, all'uscita di istituti di credito o uffici postali, ai bancomat.

2 luglio 2009
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