Licenziata dal Senato con poche e poco costose modifiche, la Finanziaria 2010 approda alla Camera carica delle aspettative della maggioranza. Che troveranno sostegno nei 3,8 miliardi di cui l'anno prossimo si arricchisce grazie all'operazione scudo fiscale-riduzione dell'acconto Irpef.
Se le misure "nuove" che i deputati potrebbero voler introdurre in Finanziaria assommano, a una valutazione approssimativa, a 1,5 miliardi, è facile prevedere che saranno spesi molti dei 3,8 miliardi resisi disponibili. Basta mettere in conto il finanziamento delle missioni di pace (1,5 miliardi), i denari per l'immondizia a Napoli (servono ancora 400 milioni), quelli del terremoto in Abruzzo e qualche alcune altra spesa ed ecco che quella somma, ampia a prima vista, pare quasi insufficiente. D'altra parte se, come pare quasi inevitabile, la scadenza dello scudo, oggi al 15 dicembre, sarà spostata all'anno prossimo probabilmente ad aprile (ma non con la Finanziaria, bensì con un decreto legge), ai 3,8 miliardi di presunto incasso si aggiungeranno altri incassi a favore del prossimo esercizio.
I deputati sono già al lavoro per definire il pacchetto di modifiche da presentare a Montecitorio. Correttivi che probabilmente confluiranno in una maxi-emendamento del governo con conseguente "fiducia". Se non ci saranno difficoltà per la Banca del Sud, cara al ministro Giulio Tremonti, se ne prospettano invece per una riduzione dell'Irap che riduca il peso delle perdite dalla base imponibile. Lo stesso vale per la cedolare secca sugli affitti. Su Irap e affitti la maggioranza sembra però pronta a dare battaglia.
Tra le novità fiscali dell'ultima ora spuntano la trasformazione degli scontrini fiscali in "gratta e vinci" per sensibilizzare tutti i cittadini nella richiesta recuperando con una bassa spesa molta evasione fiscale. Per reperire altre risorse sarebbe allo studio dello stesso governo una nuova versione della Robin Hood tax sulle banche che hanno ottenuto aiuti pubblici e sui petrolieri che non hanno adeguato in tempo i listino alla pompa quando il prezzo del greggio è sceso: in questo caso l'ipotesi su cui starebbero lavorando i tecnici un aumento dell'imposta dell'1,5% per ogni 9 giorni di ritardo scontrini gratta e vinci.
Nel menù c'è anche la questione ricerca. Il ministro Mariastella Gelmini sostiene che la mancata approvazione a palazzo Madama dell'emendamento bipartisan sui fondi per le assunzioni dei giovani ricercatori non comporta alcun taglio aggiuntivo e assicura che le risorse saranno sbloccate entro 15 giorni con un decreto ministeriale. Si punta anche a irrobustire la dote per la giustizia, soprattutto per l'edilizia carceraria: ci sarebbe un contributo obbligatorio per i processi esecutivi e una sospensione per i processi che riguardano gli irreperibili.
L'onere del "pacchetto lavoro" dipenderà dalla sua formulazione: per ora non ne è prevedibile l'entità. Il 5 per mille è stato finora finanziato annualmente: i 400/500 milioni che servono potrebbero essere trovati, ma per il solo 2010. Pare probabile che agli enti locali si restituiscano altri 600 milioni a compensazione dell'abolizione dell'Ici sulla prima casa: attualmente ricevono circa 2,7 miliardi, ne otterrebbero invece 3,3.
Non è chiara la sorte che attende il recupero del 55% delle spese per ristrutturazioni edilizie: la probabilità che sia inserita appare elevata. Sarebbe invece il decreto di fine anno a disporre la proroga della Tremonti ter sugli investimenti in macchinari e quella per la rottamazione di auto e di moto. Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati Pdl, rilevato che «la situazione economica italiana è migliorata» anche per l'impegno del governo, ritiene «indispensabile» che la Finanziaria, giunta alla Camera, non solo recepisca la Banca del Sud ma anche, «in modo rigoroso e selettivo, alcune esigenze del mondo produttivo e di settori strategici dello Stato».
