Nuoto: oro nel sincronizzato alla francese Dedieu. Settebello ko contro la Serbia

di Dario Ricci

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22 marzo 2007

Sconfitta sì, ma con onore. L’Italia della pallanuoto maschile tiene testa ai campioni d’Europa e del Mondo in carica della Serbia, subisce un avvio da k.o. , poi rientra in partita e da filo da torcere agli avversari, trascinati dal bomber Sapic.

Colpi duri, scorrettezze, contrasti, strattonate. Insomma contro gli slavi è sempre battaglia in vasca, ma gli azzurri tengono botta sotto il profilo fisico. L’inizio però è quasi una tempesta nella piscina di Melbourne. Dopo 19 secondi Sapic è già in gol, e dopo altri cinque concede il bis, seguito a una quarantina di secondi dall’affondo di Filipovic. Azzurri in bambola e incapaci di trovare varchi in attacco, poi arriva il gol di Rizzo grazie alla decisiva deviazione di un difensore serbo, e a un decimo dalla fine del primo periodo Rizzo piazza la stoccata che riapre la partita.

L’Italia comincia a giocarsela alla pari, ma sbaglia troppo in superiorità numerica in attacco; e in contropiede Prlainovic insacca il 2-4. Una “palombella” di Di Costanzo ci rimetteva in corsa, ma poi gli arbitri non vedevano un fallo su Postiglione e Sapic subito approfittava dell’uomo in più per battere Tempesti e mettere la firma sulla sua tripletta personale. E a un secondo dal termine del periodo arriva anche il gol fantasma di Ikodinovic, con la palla che sbatte sulla traversa e galleggia sull’acqua. Per gli arbitri è rete. «Non era entrata - si lamenta il cittì azzurro Malara - ma sono comunque soddisfatto della nostra prova. Abbiamo giocato alla pari coi migliori al mondo»; e la differenza reti inoltre ci avvantaggia nei confronti della nostra avversaria diretta per passare il turno, la Germania. Però se il migliore in campo è stato il portiere Tempesti, qualcosa vorrà pur dire, e l’attacco azzurro ha faticato ad arrivare al tiro con regolarità ed efficacia.

Protagonista di giornata a Melbourne è stata Virginie Dedieu, fenomeno nel sincronizzato che ha conquistato l’oro iridato per un punto davanti al nuovo astro del sincronizzato mondiale, la russa Natalia Ischenko. La francese ha ottenuto ben quattro 10 dalla giuria nell'impressione artistica, e alla fine ha meritato il trionfo nel libero del ”solo”, che ne fa la più grande di sempre. Il bronzo è andato alla spagnola Gemma Mengual, mentre l'azzurra Beatrice Adelizzi ha chiuso ottava.

Intanto il campione del nuoto olandese e mondiale Pieter Van den Hoogenband ha annunciato il suo ritiro al termine delle prossime olimpiadi di Pechino. L'olandese, già vincitore di 3 titoli olimpici, ha dichiarato di voler seguire l'esempio del suo rivale di sempre, Ian Thorpe, ritirandosi al termine di uno degli eventi più importanti per uno sportivo: le Olimpiadi. «Dopo Pechino mi prenderò un po' di tempo per pensare a me stesso e a cosa voglio fare - ha confessato il campione -, ma ci sono veramente poche possibilità che io decida di continuare a gareggiare».

Nei tuffi, Nicola Marconi accede alle semifinali del trampolino da 3 metri. L'azzurro si è qualificato con il settimo punteggio (432.50). Qualificata anche Noemi Batki per le semifinali del trampolino da 1m . L'azzurra ha chiuso le eliminatorie al 12esimo ed ultimo posto utile con 255,45 punti.

Il tabellino della sfida della pallanuoto:

Italia-Serbia 3-6 (2-3, 0-1, 1-2, 0-0)

Marcatori: 0’19" Sapic, 5’02" Sapic sn, 5’45" Filipovic, 7’18" Rizzo sn, 8’00" Felugo sn; 11’43" Prlainovic; 19’31" Di Costanzo, 20’39" Sapic sn, 26’59" Ikodinovic sn.

Italia: Tempesti, Postiglione Giorgetti, Felugo, Calcaterra, Di Costanzo, Fiorentini; Bencivenga, Buonocore, Rizzo, Scotti Galletta, Mistrangelo. Ne: Violetti. All. Malara.

Serbia: Sefik, Savic, Ikodinovic, Nikic, Ciric, Sapic, Vujasinovic; Udovicic, Filipovic, Prlainovic, Korolija, Gocic. Ne: Soro. All. Udovicic.

Arbitri: Kiszelly (Ung) e Borrell (Spa).

Note: Superiorità numeriche: Italia 2 gol su 11, Serbia 3 su 9. Espulsioni: Rizzo e Prlainovic 23’59"; Savic 30"10.

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