Zoff: «La Juve paga errori della società ma la stagione non è perduta»

di Massimo Donaddio

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
19 marzo 2010
IL PORTIERE DINO ZOFF CON LA MAGLIA DELLA NAZIONALE ITALIANA AI MONDIALI DEL 1982 (Olycom)

La disfatta contro il Fulham di Roy Hodgson ha reso ancor più evidente la crisi della Juventus, già provata dalla vittoria gettata alle ortiche con il Siena. Certo che una sconfitta di queste proporzioni - un 4-1 che ha reso vana la vittoria dell'andata dell'Olimpico - nessuno se l'aspettava. Come è potuta maturare? Qual è la reale situazione della squadra? Come reagire? Lo abbiamo chiesto a uno juventino doc come Dino Zoff, già capitano dei bianconeri, della Nazionale campione del mondo nel 1982, allenatore della stessa Juve e della Lazio, oltre che della Nazionale italiana.

Dino Zoff, cosa sta succedendo alla Juventus?
Doveva essere una stagione importante per la squadra. C'erano tutte le premesse. Gli investimenti sul mercato estivo sono stati adeguati, con l'acquisto di Diego dal Werder Brema e di Felipe Melo dalla Fiorentina. La Juventus avrebbe dovuto lottare per il campionato. Non dico vincerlo, ma almeno provarci, com' è nella tradizione bianconera. Invece i risultati hanno messo in crisi tutto e le ambizioni si sono sciolte.

Proviamo a individuare le causa di questa situazione difficile...
Sono difficoltà di ordine generale, non è una questione di mercato, come a volte si dice. La squadra sta vivendo un momento di confusione, di scarsa fiducia in se stessa e sta rendendo oggettivamente meno di quanto potrebbe fare. E non mi riferisco solo alla partita di ieri contro il Fulham: se le fai giocare, le squadre inglesi ti asfaltano. Mi ha colpito di più la partita contro il Siena, quando si sono fatti recuperare tre gol dall'ultima in classifica.

Sì, ma ci saranno delle risponsabilità precise...
Le dico subito che non è un problema di guida tecnica. Nel senso che non è ovviamente colpa di Zaccheroni, che è appena arrivato. La colpa non era nemmeno tutta di Ciro Ferrara, in verità. Credo che il problema sia da ricercare alla radice: cioè si è partiti con pretese troppo alte, si è programmata una stagione pensando ad obiettivi troppo elevati, direi sproporzionati. Se sei una squadra da quarto posto, non puoi pensare di arrivare terza o seconda. Se progetti i tuoi obiettivi in base ad una valutazione errata, poi la paghi.

Insomma, secondo lei la Juve è stata sopravvalutata.
Ma sì. Guardi, quando è stata esclusa dalla Champions League è stato detto che si puntava alla conquista dell'Europa League come "ripiego", per salvare la stagione. Oggi sappiamo che anche questo calcolo era azzardato, come ha dimostrato la partita di ieri.

Mi sembra che il suo discorso conduca dritto dritto alla società e alle sue responsabilità.
Beh, le previsioni le fa la società. Ha creduto a degli obiettivi che non si sono avverati sul campo. È naturale che abbia delle responsabilità. È la società ad avere compiuto i primi errori.

Si riferisce all'esonero di Claudio Ranieri alla fine della scorsa stagione?
Anche. È chiaro che la Juventus che tutti abbiamo conosciuto - io per primo - non si sarebbe comportata in questo modo e non avrebbe esonerato un ottimo allenatore a due giornate dalla fine del campionato, con in tasca il secondo posto in classifica.

La rosa dei giocatori è adeguata, secondo lei?
La rosa è adeguata, è il rendimento dei giocatori che non è adeguato. È chiaro che anche loro hanno delle responsabilità per quello che sta succedendo. Ma, direi, in seconda battuta. In ogni caso sono convinto che la Juve sia in grado di raggiungere il quarto posto e qualificarsi in Champions League. Guai a considerare completamente perduta la stagione, altrimenti la si perde davvero!

Un suggerimento su come tentare di uscire dalla crisi?
Ora le possibilità di sbagliare si riducono, dato che non c'è più l'impegno europeo. La Juventus deve concentrarsi totalmente sull'obiettivo di raggiungere i preliminari di Champions, per tornare nel grande giro europeo. Se ci riuscirà, questa stagione non sarà stata un fallimento. È necessario, però, fare un passo alla volta, e concentrarsi su ogni partita che manca alla fine della stagione.

Preoccupato per il Mondiale, dato che il blocco juventino è fondamentale nella squadra di Lippi?
No, non sono preoccupato. Al Mondiale tutti i giocatori danno il cento per cento in un periodo di tempo limitato, con il massimo delle motivazioni. Più difficile è tenere duro lungo tutta una stagione, mantenere la concentrazione e continuare a cogliere risultati utili.

Una battuta, per concludere, sull'Inter e sul suo cammino in Champions. I nerazzurri ce la possono fare, finalmente?
L'Inter ha la forza per vincere la Champions League, secondo me. Anche il sorteggio di oggi le ha reso un buon servizio, dato che il Cska è la squadra più debole di quelle che hanno avuto accesso ai quarti. Devo dire anche che non mi aspettavo un Chelsea così arrendevole. La squadra che abbiamo visto martedì non ha certo opposto una resistenza adeguata. Non sembrava nemmeno una squadra inglese.

Mi sta dicendo che è un effetto del tecnico italiano Ancelotti?
Eh, eh eh (ride, ma non risponde... ndr)

Quale Inter a Palermo: quella di Catania o quella di Londra? (di Giuseppe Ceretti)
In Champions per l'Inter ostacolo Cska Mosca
La Juve di Londra manda i bookmakers dall'analista
E la Germania ci supera nel ranking Uefa

19 marzo 2010
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio