Intel è stata sanzionata dalla Ue con una megamulta daoltre un miliardo. Ma come funzionava il meccanismo che il gigante di Santa Clara avrebbe utilizzato per alterare la libera concorrenza? Il sole 24 ore.com ne ha parlato con l'avvocato Riccardo Celli, consulente legale di Amd e socio di O'Melveny & Meyers Llp.
Intel vs Amd, qual è stato il motivo della contesa? In cosa consistono i comportamenti secondo voi illegittimi?
Il motivo è l'abuso di posizione dominante da parte di Intel attraverso sconti fedeltà e pagamenti nei confronti dei produttori e dei distributori di PC, finalizzati ad escludere i prodotti di Amd dal mercato. Tali comportamenti, in quanto posti in essere da un'impresa dotata di una posizione dominante sul mercato (dovuta ad una quota di mercato mondiale pari al 70%) hanno illegittimamente danneggiato Amd, esclusa dal mercato, ed in ultima analisi i consumatori, la cui possibilità di scelta è stata assolutamente ridotta.
Come funzionava il meccanismo di abuso di posizione dominante?
Intel poneva come condizione dei pagamenti e degli sconti fatti a produttori e distributori, di acquistare i propri processori soltanto da Intel. Nella press conference di oggi 13 maggio, Neelie Kroes ha riportato un esempio significativo: in un caso, AMD ha offerto ad un produttore di computer un certo numero di PC gratis. Il produttore in questione ha accettato l'offerta di AMD soltanto in minima parte (acquistandone soltanto tre), dal momento che accettare tutti i processori offerti avrebbe comportato la violazione delle condizioni poste dall'accordo con Intel. E' chiaro come in questo caso la scelta non sia stata basata su motivi di convenienza economica, quanto su obblighi di fedeltà nei confronti di Intel.
In altri casi, inoltre, Intel effettuava pagamenti ai produttori di PC, chiedendo loro in cambio di ritardare o cancellare il lancio di un prodotto concorrente dotato di processore AMD.
Come giudicate la decisione Ue?
Questa è sen'altro una decisione storica, visto l'impatto che avrà sull'industria informatica e la sua importanza come precedente nell'applicazione dell'articolo 82. Essa, infatti, rappresenta il primo caso in cui la Commissione ha utilizzato un approccio basato sull'analisi degli effetti del comportamento anticoncorrenziale.
Inoltre, essa rappresenta il culmine di un'indagine lunga ed estremamente dettagliata. L'analisi svolta dalla Commissione si è estesa molto oltre quanto tradizionalmente richiesto dalla giurisprudenza in materia, ed ha portato all'adozione di una decisione valida, che credo costituirà un precedente significativo nell'ambito dell'applicazione dell'articolo 82 in Europa negli anni a venire.
Un miliardo non è in fondo un giusto prezzo per conquistare un mercato enorme come quello dei pc?
In primo luogo, un miliardo costituisce comunque una somma ragguardevole. Basti pensare che equivale al 4.15% del fatturato di Intel per il 2008. In secondo luogo, bisogna precisare che la decisione non contiene soltanto la multa, ma pone degli obblighi di comportamento nei confronti di Intel, finalizzati ad evitare che le pratiche di mercato illegittime si perpetrino in futuro. Il rispetto di tali obblighi avrà un unlteriore notevole impatto sugli equilibri di mercato, soprattutto nel lungo periodo. Inoltre, in caso di mancato rispetto di tali obblighi, la Commissione normalmente impone multe aggiuntive, anche molto alte (si veda ad esempio il caso Microsoft)
Amd che benifici otterrà dalla sentenza? che tipo di rimedi sono possibili?
Il maggior beneficio per AMD sarà quello di poter finalmente operare in un mercato realmente competitivo, dove chi offre la miglior qualità al minor prezzo vince. E questo, in ultima analisi, favorisce anche e soprattutto i consumatori.
