
La lotta alla corruzione, il richiamo alla legalità e il senso profondo del “vivere insieme” come valori fondanti della nostra Repubblica a 70 anni dalla sua nascita. Sergio Mattarella apre la giornata con il messaggio ai prefetti e la conclude al Quirinale con il concerto davanti al corpo diplomatico ai quali ricorda la “vocazione della pace” della Repubblica. In serata, poi, il ricevimento ai giardini del Quirinale dove riceve due omaggi particolarmente graditi: la maglia rosa di Nibali e quella blu del Leicester dal suo allenatore Claudio Ranieri.
Al capo dello Stato la maglia rosa di Vincenzo Nibali
Un onore irripetibile», ha commentato il ciclista dopo la stretta di mano con il capo dello Stato.
Mattarella è arrivato ai giardini accompagnato dalla figlia Laura, subito dopo aver fatto un breve discorso di saluto agli ambasciatori. «Occorre recuperare sempre più il senso del vivere insieme. Le grandi sfide di oggi si affrontano solo con politiche comuni e impegni condivisi». Esordisce così ricordando le sfide globali che abbiamo davanti, «crisi economiche, flussi migratori, terrorismo». Sfide che si possono affrontare solo con gli strumenti della «cooperazione e collaborazione».
In mattinata Mattarella aveva richiamato gli altri valori fondanti della nostra Repubblica, il «rispetto della legalità, l’etica del servizio e trasparenza». E soprattutto si è soffermato sulla necessità di interrompere i circoli viziosi che spesso stringono le amministrazioni pubbliche. «Occorre grande fermezza contro ogni tentativo di asservire uffici e istituzioni a interessi personali, favoritismi e malaffare. Vanno incoraggiate le intese fra amministrazioni per prevenire e contrastare fenomeni corruttivi e di condizionamento criminale nei contratti pubblici».
Molti gli invitati al ricevimento serale, presente il Governo quasi al completo, con Matteo Renzi - accompagnato da moglie e figli – che è rimasto a parlare per quasi tutto il tempo con «L’Italia che vince», quella di Nibali e di Ranieri. Foltissimo il gruppo di ministri a cominciare da Maria Elena Boschi, Padoan, Alfano, Franceschini. Gli unici assenti erano i rappresentanti dell’opposizione leghista e grillina che hanno disertato l’appuntamento tradizionale.
Era presente invece Forza Italia con Maurizio Gasparri e Renato Brunetta ma anche con Gianni Letta. Accanto a Sergio Mattarella ad ascoltare il concerto il presidente Giorgio Napolitano con sua moglie, il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini, i presidenti di Camera e Senato Boldrini e Grasso. Molte strette di mano e capannelli soprattutto per l’amministratore delegato Rai Campo Dall’Orto che – come hanno osservato maliziosamente alcuni presenti – si trova a gestire tra poco la partita delle nuove nomine dei telegiornali e palinsesti. L’argomento più gettonato? Ovviamente il referendum costituzionale di ottobre e correva voce che proprio nelle prossime ore ci potrebbe essere un’importante “conversione” nelle fila del “sì” con lo schieramento di Roberto Benigni.
Oggi sarà la giornata delle celebrazioni e della parata. In assenza dei due marò che – come ha detto Renzi – non parteciperanno per evitare strumentalizzazioni, sfileranno 400 sindaci, fasciati del tricolore, e apriranno la manifestazione.
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