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Questo articolo è stato pubblicato il 19 ottobre 2012 alle ore 10:44.

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La grande arte sta per invadere il nostro paese. E ne vedremo delle belle. Si comincia con l'evento degli eventi: Pablo Picasso ("Capolavori dal Museo Nazionale Picasso di Parigi", Milano, Palazzo Reale, dal 20 settembre 2012 al 6 gennaio 2013). Oltre duecento opere, molte delle quali mai uscite dalla Francia, renderanno unica questa grande antologica dedicata all'ineguagliabile artista spagnolo che ha cambiato la storia delle arti.

Curata da Anne Baldassari, riconosciuta a livello internazionale fra i più importanti studiosi di Picasso nonché curatrice del Musée National Picasso di Parigi, la mostra è pensata come un excursus cronologico sulla produzione dell'artista e mette a confronto le tecniche e i mezzi espressivi attraverso i quali la straordinaria creatività di Pablo Picasso e il suo talento visuale ebbero modo di esprimersi.

Questo sensazionale insieme di opere offre la possibilità unica e straordinaria di confrontarsi con le maggiori fasi artistiche della Modernità, testimoniate da un unico – forse il più grande di tutti – genio: il periodo blu e quello rosa, il periodo della ricerca "africana" o proto-cubista, il Cubismo Sintetico e il Cubismo Classico, le pitture surrealiste, il periodo del coinvolgimento politico e i dipinti sul tema della guerra, l'interludio pop e le variazioni sul tema ispirate ai grandi maestri dell'arte rinascimentale e moderna, fino alle ultimissime produzioni prima delle morte, avvenuta nel 1972. Perdersi una siffatta mostra sarebbe un imperdonabile delitto.

Picasso, la mostra a Palazzo Reale (Video-recensione di Stefano Biolchini)

www.mostrapicasso.it

"Capolavori del Museo d'Orsay": questo il titolo della mostra dedicata al pittore francese Edgar Degas che sarà inaugurata il prossimo 18 ottobre (e resterà aperta sino al 27 gennaio 2013) a Torino, presso la Palazzina della Società Promotrice delle Belle Arti. 80 opere in tutto - tra cui molte tele celebri - disegni e sculture con la possibilità concreta di poter ammirare buona parte dei temi della produzione artistica del maestro: l'ambiente familiare, l'esperienza italiana, il mondo parigino degli artisti, della musica e del caffé, il paesaggio, i cavalli, le ballerine e il nudo femminile. Ad aprire la mostra due ritratti: l'Autoritratto del giovane artista e quello del nonno Hilaire de Gas. All'esperienza italiana di quegli anni si collega anche "Ritratto di famiglia" (La Famiglia Bellelli, 1858-1869), opera che solo in rarissime occasioni ha lasciato il museo parigino nel quale è esposta, anche a causa delle sue grandi dimensioni. Si tratta di uno dei capolavori più conosciuti e apprezzati dell'intera opera di Degas. Una sezione apposita si concentra sull'attività degli esordi, nella quale molta attenzione era dedicata alla copia dei grandi maestri del passato, tra cui Duerer, Rembrandt, Goya, mentre tra gli artisti del suo tempo, Degas guarda soprattutto a Ingres.

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