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Varoufakis da Schaeuble, chiede un new deal. Piano esteso a marzo…

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confronto a berlino

Varoufakis da Schaeuble, chiede un new deal. Piano esteso a marzo 2016?

I creditori internazionali della Grecia propongono un allungamento del piano di salvataggio del Paese a marzo 2016. È quanto riporta l'edizione online del Wall Street Journal, che precisa tuttavia che la situazione resta in bilico visti i contrasti che permangono sulle condizioni poste per il supporto da parte dei creditori stessi.

I toni del negoziato greco, in effetti, non accennano ad abbassarsi: il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis, da Berlino dove ha incontrato il collega Wolfgang Schaeuble, ha accusato proprio oggi i creditori di «sabotare» il confronto, rimangiandosi le promesse fatte. E mentre la Commissione europea aspetta che Atene presenti la sue nuove proposte (la bozza che è stata fatta circolare non è arrivata ufficialmente a Bruxelles), le Borse vedono nero e il presidente Barack Obama invita tutte le parti a dimostrare «flessibilità», tenendosi pronti a prendere «decisioni difficili». Se «continuate a spremere la nostra popolazione fino alla miseria, non saremo mai riformabili», ha detto ancora Varoufakis, partecipando a una conferenza sul futuro della Grecia a Berlino. «Questo governo ha la capacità di convincere la popolazione, una capacità che mancava ai governi precedenti», ha aggiunto.

«Un new deal per la Grecia da parte dei Paesi europei e delle istituzioni internazionali è l'unico modo di riavere indietro i soldi fin qui prestati. Non è una minaccia», ma una semplice constatazione», ha avvertito il ministro greco. «Se avessimo una Grexit, e sono sicuro che non l'avremo, non avremmo l'euro. Quindi come potremmo ripagarvi?», si è chiesto retoricamente l’economista prestato alla politica: «È molto semplice, lo capirebbe anche un bambino di dieci anni».

I colloqui tra lo stesso Varoufakis, e il suo omologo tedesco, Wolfgang Schaeuble, sarebbero stati tuttavia «lunghi e produttivi» e «l’atmosfera» sarebbe stata «estremamente cordiale». Così Varoufakis, che ha aggiunto «di avere una comprensione comune del problema» con Schaeuble, con cui «non ho portato avanti negoziati, ma abbiamo creato una base comune». Varoufakis ha indicato che «i colloqui con Schaeuble saranno molto utili», ma ha sottolineato che per Eurolandia «sono tempi difficili».

Un accordo sul caso Grecia è «assolutamente essenziale per l’integrità dell’Eurozona», ha aggiunto Varoufakis al termine dell’incontro, che a quanto risulta non è stato occasione di trattative specifiche.

Il ministro delle Finanze greco ha anche accusato i creditori di Atene di aver sabotato i negoziato avanzando le loro ultime proposte con l’intento di far fallire il negoziato. «Si fanno proposte del genere - dice il ministro greco intervistato dal giornale tedesco Der Tagesspiegel - solo se non si vuole raggiungere un accordo».

Nelle stesse ore giunge da Atene una dichiarazione del ministro dell'Economia greco George Stathakis, che conferma il momento difficile per i conti di Atene. «La Grecia continuerà a ripagare i prestiti fino a quando ce la farà», ha detto Stathakis a Bloomberg Tv, aggiungendo che riguardo al problema della liquidità Atene dovrà affrontare «enormi pressioni a luglio e agosto, ma finora il governo ha gestito i rimborsi più o meno come previsto». Stathakis ha ribadito che nel negoziato con i creditori i principali nodi ancora da risolvere riguardano i tagli alle pensioni e la revisione delle aliquote Iva.

Merkel, vogliamo Grecia nell’euro, ma non c'è più molto tempo
Sul caso Grecia la cancelliera della Germania, Angela Merkel, ha lanciato un avvertimento ad Atene a margine della conferenza stampa del G7. «Non abbiamo più tanto tempo» per raggiungere un accordo, ha affermato. «Dobbiamo lavorare duramente».

Hollande: trattativa si deve chiudere entro giugno
La fine di giugno è l’ultima possibile scadenza per raggiungere un accordo tra la Grecia e i suoi creditori. Lo sostiene il presidente francese, Francois Hollande, secondo il quale occorre affrettarsi a tenere incontri tecnici sulla Grecia nei prossimi giorni per aprire la strada a un accordo politico in vista del summit dei leader europei che si terrà a Bruxelles mercoledì prossimo.

«La data ultima - dice Hollande è fine giugno. Questa è l’ultima scadenza possibile ma niente ci impedisce di procedere più velocemente e penso che sia proprio nell'interesse della Grecia affrettare i tempi per evitare dubbi di speculazioni. Se tutti, come abbiamo sempre detto, vogliamo che la grecia resti nell’euro, occorre trovare una soluzione piu' velocemente che aspettando la fine di giugno».

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