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Hsbc annuncia maxi piano di tagli, via fino a 50mila posti di lavoro

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il colosso bancario britannico

Hsbc annuncia maxi piano di tagli, via fino a 50mila posti di lavoro

Hsbc si appresta a cancellare 50mila posti di lavoro nel mondo. Il colosso bancario con sede a Londra - colpito dalle sanzioni per la manipolazione del mercato dei cambi e dalle accuse di frode fiscale - ha deciso infatti di avviare un vasto piano di ristrutturazione globale che prevede di ridurre il personale di circa il 10%, tagliando tra i 22mila e i 25mila dipendenti. Considerando anche le cessioni delle attività in Turchia e Brasile, la soppressione complessiva dei posti di lavoro arriva a quota 50mila. Migliaia di posti di lavoro, afferma la banca britannica nel piano, saranno delocalizzati in Paesi con manodopera «a basso costo e di alta qualità». L'obiettivo è realizzare una riduzione dei costi da 4,5-5 miliardi di dollari all'anno fino al 2017, con la chiusura di filiali e accelerando la dematerializzazione delle transazioni.

La mossa dell'ad Stuart Gulliver mira a riportare il gruppo alla crescita dopo che le sanzioni e le nuove norme di vigilanza (oltre a massicce e costose indagini interne avviate dal management) avevano colpito l'utile annuale e fatto saltare gli obiettivi di redditività. Già nel 2011 il gruppo aveva peraltro ridotto i dipendenti di 30mila unità. Hsbc, per il quale sono sempre ricorrenti le voci di un trasferimento del quartier generale da Londra a Hong Kong (una decisione potrebbe arrivare entro l'anno), aumenterà gli investimenti in Asia e specie in Cina. Secondo Gulliver la regione sarà «il centro del commercio mondiale nel prossimo decennio». La revisione toccherà anche in bilancio con un taglio sulle attività ponderate per il rischio (Rwa) del 25% per scendere a quota 290 miliardi di sterline.

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