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Perché il Nikkei ha conquistato il Financial Times

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pearson cede la testata

Perché il Nikkei ha conquistato il Financial Times

TOKYO – Qualcuno l'ha paragonata all'acquisizione del Rockefeller Center di New York da parte di Mitsubishi nel 1989. Ma il paragone con la conquista per 844 milioni di sterline del Financial Times da parte del Nikkei regge solo per lo stupore che ha suscitatore nel mondo. I contesti sono ben diversi, non solo perché allora si trattava di immobili e oggi lo yen è debole. Allora il Giappone della bolla e del superyen non sapeva nemmeno dove mettere i soldi. Oggi si tratta di una nuova tappa nella globalizzazione dei media tradizionali, un settore messo in difficoltà da Internet. Il Nikkei è il maggior quotidiano economico del mondo con 3,2 milioni di copie ma in formato elettronico vende meno (430mila copie) che il glorioso quotidiano della City (oltre mezzo milione, pari a circa il 70% del totale), con il quale ora cerca sinergie di sviluppo digitale e un ruolo importante nell'Anglosfera.

Le complementarietà geografiche sono ovvie e con l'FT il gruppo editoriale nipponico intende rispondere meglio alle sfide comuni ai media, tra globalizzazione e transizione verso la Rete. Il Nikkei aveva rafforzato dal 2013 l'offerta di notizie in inglese lanciando la Nikkei Asian Review, rivolta a una readership internazionale. Con il brand prestigioso dell'FT, si aprono spazi per assumere in Asia la leadership continentale dell'informazione economica. Per il resto, si tratta anche di una sfida rischiosa, non solo a livello finanziario, visto che un Financial Times targato Sol Levante rischia di veder intaccato il suo prestigio ora riconosciuto da tutti. Nella serata di oggi una conferenza stampa a Tokyo sottolineerà che il Nikkei (controllato da dipendenti ed ex dipendenti) non intende minimamente intaccare l'autonomia del quotidiano della City.

Intanto il mercato azionario sembra riconoscere il valore dell'operazione, spingendo in rialzo il titolo di TV Tokyo, affiliata del Nikkei.
L'acquisizione si inserisce nel trend generale secondo cui le aziende giapponesi cercando direttrici di espansione fuori da un mercato domestico saturo e a bassissime prospettive di crescita. La febbre di acquisizioni della Corporate Japan non conosce sosta: oggi il gruppo assicurativo Meiji Yasuda ha annunciato l'accordo per acquistare l'americana StanCorp Financial in una operazione da oltre 5 miliardi di dollari. Si tratta di una delle maggiori acquisizioni all'estero mai realizzate da una compagnia assicurativa giapponese.

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