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Piazza Affari chiude a +1,04%. Altro crollo per Mps

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Piazza Affari chiude a +1,04%. Altro crollo per Mps

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Giornata di rialzi per le Borse europee, in scia al recupero di Shanghai (+3,2%) e di Tokyo (+0,5% dopo quattro ribassi di fila). Il FTSE MIB di Piazza Affari ha chiuso a +1,04% una giornata volatile. Nella prima parte della mattinata l’indice era scivolato in rosso penalizzato dalle vendite sui bancari. Chiusura contrastata per Wall Street. Il Dow Jones sale dello 0,17% a 16.014,65 punti, il Nasdaq perde lo 0,26% a 4.476,95 punti mentre lo S&P 500 avanza dello 0,06% a 1.881,38 punti.

Nel corso della giornata le vendite si sono concentrate in particolare su u Banca Mps, Banco Popolare e Unicredit che hanno chiuso in forte passivo (su tutte il -16% di Mps dopo il -14% di ieri). In serata la Consob ha prorogato il divieto di vendite allo scoperto sul titolo fino a giovedì, visto che il titolo ha superato la soglia del -5% (-14,4% a fine giornata).

Il tema è sempre quello dei crediti deteriorati, nodo confermato dal rapporto mensile diffuso oggi dall’Abi. I prestiti in sofferenza delle banche italiane in rapporto agli impieghi hanno raggiunto infatti il livello massimo da vent'anni. In rapporto agli impieghi, infatti, le sofferenze lorde (oltre 201 miliardi come già indicato dalla Banca d'Italia) risultano pari al 10,4% in novembre, il valore più elevato dell'ultimo ventennio. Il rapporto a fine 1996 aveva raggiunto il 9,9 per cento. L'Abi ricorda che prima dell'inizio della crisi globale (fine 2007) il rapporto tra sofferenze lorde e impieghi era del 2,8 per cento.

Non hai poi deluso (e di questi tempi e una notizia) il dato sul Pil cinese del 2015, cresciuto del 6,9% in linea con le attese. Si tratta in ogni caso del dato peggiore dal 1990, da quando sostanzialmente la Cina è entrata nel mercato mondiale con le sue esportazioni di prodotti low cost.

In rialzo lo spread BTp-Bund che si riporta sotto i 110 punti, complice la tensione che nelle ultime sedute ha colpito il settore bancario italiano, tra i principali detentori del debito pubblico italiano (rendimenti dei bond dell’Eurozona). Sul mercato valutario l’euro scambia sotto 1,09 dollari (cambio euro/dollaro e convertitore di valute).

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