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Deutsche Bank fa tremare l'Europa, -1,5% Milano sul finale

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LA GIORNATA DEI MERCATI

Deutsche Bank fa tremare l'Europa, -1,5% Milano sul finale

Andamento titoli
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Seduta di ribassi per le Borse europee, travolte dal comparto bancario sul contraccolpo dello scivolone di Deutsche Bank (segui qui i principali indici) . I titoli dell’istituto tedesco hanno aggiornato nuovi minimi storici, mentre il mercato si interroga su come l’istituto farà fronte a 14 miliardi di dollari di multa da pagare agli Stati Uniti per le vicende legate ai subprime. I vertici della banca hanno comunque smentito il ricorso a un aumento di capitale e anche ad aiuti di stato.

L’andamento negativo di Wall Street e le parole del numero uno della Bce, Mario Draghi, che ha parlato ancora di rischio al ribasso per la crescita europea, hanno incoraggiato ulteriormente le vendite. Milano ha chiuso in ribasso dell'1,58%. Francoforte è stata la peggiore, segnando un calo del 2,19%. Londra, in ribasso dell'1,32%, ha pagato dazio alle ipotesi che le trattative con l'Unione europea alla fine sortiranno una Brexit dura. Intanto Oltreoceano sale il nervosismo per le presidenziali: gli investitori aspettano il primo dibattito che questa notte vedrà scontrarsi il repubblicano Donald Trump e la democratica Hillary Clinton.

Banche europee nella bufera, ma si salva Mps
Sono state colpite dalle vendite le banche di tutta Europa, seguendo la performance negativa di Deutsche Bank. Così il sottoindice stoxx 600 del settore ha perso il 2,3%. A Piazza Affari sono andate male le Unicredit, che hanno accusato un ribasso del 3,6%, le Mediobanca (-3,9%) e le Intesa Sanpaolo(-1,15%). Hanno inoltre perso quota le B pm (-2,7%) e le Banco Popolare(-2,3%). Per contro si sono distinte le Banca Mps (+1,4%) nel giorno del primo consiglio di amministrazione guidato dal neo-ad, Marco Morelli. Ma a incoraggiare gli acquisti sulle azioni della banca senese è stata più che altro l'indiscrezione di un interesse di fondi del Qatar e comunque del Golfo persico, pronti a sottoscrivere l'aumento di capitale che lancerà l'istituto, mettendo sul piatto fino a un miliardo di euro.

IL TITOLO DEUTSCHE BANK IN BORSA

Recordati sugli scudi, deboli i petroliferi
Sono inoltre state gettonate le azioni di Recordati (+3,3%), sull’ipotesi che la società sia nel mirino di investitori cinesi. Secondo quanto riportato nel week end da Il Sole 24 Ore, facendo riferimento a indiscrezioni di Dealreporter, si sono fatti avanti Shanghai Fosun Pharmaceutical Group e Luye Pharma per sondare l'interesse della famiglia Recordati a vendere. Il rialzo del petrolio non è riuscito ad arginare le vendite su Eni (-1,8%) e Saipem (-3,97%). Il greggio (segui qui le quotazioni) beneficia dell’attesa delle decisioni che saranno prese nella riunione informale dell’Opec in Algeria.

Male Fca, Ferragamo limita i danni con arrivo Rigoni
Tra i titoli a maggiore capitalizzazione, le vendite si sono scatenate su Fiat Chrysler Automobiles (-3,6%) e Cnh Industrial (-3%). Salvatore Ferragamo ha ridotto i danni allo 0,49% all'indomani della sfilata della casa, nel corso della quale è stato annunciato che Fulvio Rigoni, con un passato in Prada, Bally, Clavin Klein, Jil Sanders e Dior, sarà lo stilista che disegnerà le collezioni femminili, dopo l'uscita avvenuta lo scorso marzo di Massimiliano Giornetti.

Vola Leone Film, bene Rcs
Fuori dal paniere principale sono volate del 29% le Leone Film Group sulla notizia che la regista spagnola Maite Bulgari è entrata nel capitale. La regista attiva nelle produzioni tv attraverso Anthos Produzioni ha comprato il 10,6% della società a un prezzo molto più elevato delle quotazioni di mercato (di 2,66 euro), offrendo un prezzo unitario di 4 euro. La Borsa ha inoltre salutato con un rialzo del 5,2% la prima assemblea di Rcs dell'era Cairo. L'assise dei soci ha nominato Urbano Cairo presidente del gruppo editoriale e ha inoltre indicato i nomi degli 11 membri del board.

Deutsche Bank precipita a Francoforte
Deutsche Bank ancora una volta ha catalizzato l'attenzione degli investitori, aggiornando nuovi minimi storici e travolgendo il settore bancario europeo. A pesare sulle quotazioni dell'istituto tedesco, negli ultimi giorni, è stata la richiesta delle autorità americane che per archiviare il caso sulla vendita di obbligazioni garantite da mutui subprime ha proposto un patteggiamento a Deutsche Bank da 14 miliardi di dollari. I fatti sono precedenti allo scoppio della crisi del 2008 che portò al fallimento di Lehman Brothers. La banca ha sottolineato di non aver intenzione di pagare quanto chiesto dal Dipartimento di Giustizia e comunque non l'enorme somma in questione: probabilmente si aspetta di raggiungere una transazione per una cifra molto inferiore, come già avvenuto in passato con altri istituti per lo stesso caso. I vertici dell'istituto hanno escluso sia un aumento di capitale, sia il ricorso ad aiuti di stato.

Germania, fiducia imprese sale oltre le attese
L'indice Ifo, quello che misura la fiducia delle imprese in Germania, non ha favorito le Borse europee nonostante abbia sorpreso in positivo gli analisti. A settembre è salito a 109,5 punti dai 106,3 di agosto.

Deludono le vendite italiane
In Italia sono state giudicate deludenti le vendite al dettaglio. A luglio 2016 hanno registrato una diminuzione congiunturale dello 0,3% sia in valore sia in volume, secondo le rilevazioni Istat. La flessione è imputabile ai prodotti non alimentari, le cui vendite calano dello 0,5% in valore e dello 0,4% in volume, mentre quelle di beni alimentari crescono, rispettivamente, dello 0,3% in valore e dello 0,1% in volume. Rispetto a luglio 2015, le vendite diminuiscono complessivamente dello 0,2% in valore e dello 0,8% in volume.

Giappone pronto a tutto contro la deflazione
La Banca del Giappone - ha spiegato il governatore Haruhiko Kuroda, nel suo primo discorso dopo la decisione della BoJ della scorsa settimana di rivedere il programma di stimolo radicale all'economia - è pronta ad usare tutti gli strumenti a sua disposizione per raggiungere l'obiettivo di inflazione al 2 per cento. «Non c'è un momento migliore di questo per uscire dalla deflazione, parlare di limiti alla politica monetaria non e' d'aiuto», ha detto Kuroda in un incontro con i dirigenti d'azienda di Osaka, nel Giappone occidentale. «Non ci sono limiti alla politica monetaria. Nel suo disegno la BoJ perseguirà senza sosta l'innovazione e non si sottrarrà alle sfide», ha aggiunto il governatore. Kuroda,
secondo cui la crescita economica globale resterà "debole" per il momento, si è detto pronto a compiere "massimi sforzi" per stabilizzare lo yen.

Petrolio in recupero nella settimana del meeting Opec, in recupero l'euro
Petrolio in rialzo nell'attesa delle posizioni che emergeranno al termine del lmeeting informale dell'Opec che si terrà a margine dei lavori del Forum Internazionale dell'energia in programma da oggi a mercoledì ad Algeri. Intanto ha rialzato la testa anche l'euro.

Btp, rendimento stabile a 1,22% per il decennale
Lo spread tra BTp e Bund, il differenziale di rendimento tra il titolo decennale benchmark italiano, si è riportato sul finale a un soffio dai 130 punti.

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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