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    Dossier | N. 18 articoliFree Lunch

    Il BTp Italia rompe il ghiaccio con un buy-back e concambio da record per 4,2 miliardi

    La più grande emissione di un titolo di Stato venduta in un unico collocamento, il BTp Italia “monstre” in scadenza il prossimo novembre per 22,418 miliardi, è stata oggetto di un buy-back e concambio di dimensioni record per 4,2 miliardi realizzati con il sindacato di collocamento tramite Banca Imi e Unicredit, una formula senza precedenti per il bond quotato solo sul MOT.

    Il meccanismo. L’operazione ha un taglio minimo di 5 milioni di euro, è mirata agli investitori istituzionali ed è complessa. Per prima cosa, il Tesoro ha rimborsato tramite un classico buy-back il BTP Italia in questione, per €4,2 miliardi pagati in cash contro i €7,1 miliardi di offerte ricevute. Poi il Tesoro ha riaperto cinque vecchie emissioni, quattro BTp e un CCTeu, e quel pagamento in contanti è servito per acquistare questi titoli, in un concambio che abbinato al buy-back è neutrale per quanto riguarda la dimensione del debito pubblico. Per effettuare questo scambio, il Tesoro è dovuto ricorrere alla formula del sindacato, cioè all’intermediazione di Banca Imi e Unicredit, in quanto il MOT è un mercato secondario elettronico retail e non è una piattaforma attrezzata per effettuare direttamente questo tipo di operazioni che solitamente vengono fatte sulla piattaforma elettronica all’ingrosso MTS.

    Gli obiettivi. Il Tesoro ha ideato questo buy-back con concambio e sindacazione per centrare una serie di obiettivi: appiattire la punta del maxi-rimborso del BTp Italia da 22,4 miliardi in arrivo il 12 novembre, molto grande per essere ripagato tutto in un’unica soluzione e ridotto ora di €4,2 miliardi ; allungare la durata del debito pubblico sostituendo un titolo in scadenza tra sei mesi con la riapertura di altri cinque titoli che scadranno tra il 2020 e il 2032; accontentare la domanda degli investitori istituzionali che desideravano uscire dal BTp Italia per importi molto consistenti - ma il MOT non è l’MTS - per poi reinvestirli in altri bond dello Stato italiano.

    La reazione del Tesoro. “Per noi si è trattato di un’operazione impegnativa e innovativa con ottimi risultati e in futuro potrebbe essere riutilizzata per altre emissioni come per il BTp Italia scadenza aprile 2020 (emesso per oltre 20,5 miliardi di euro)”: cosi' Maria Cannata, direttore generale del Tesoro per la gestione del debito pubblico, ha commentato ieri a Il Sole 24 Ore Radiocor Plus

    La reazione del mercato. Il buy-back abbinato a concambio con taglio minimo di 5 milioni di euro, una novità assoluta per il Tesoro sul BTp Italia, è stato accolto calorosamente dal mercato all’ingrosso.
    “Il buy-back e il concambio nel formato standard finora utilizzato sono operazioni riservate agli specialisti sul mercato all'ingrosso MTS ma non sono replicabili per i BTP Italia non negoziati su tale mercato - ha spiegato Stefano Inguscio,responsabile emissioni governative di Banca Imi (gruppo Intesa Sanpaolo) - per questo il Tesoro ha collaudato il sindacato: le dimensioni finali dell'operazione, per 4,2 miliardi, sono importanti, il collaudo di questa nuova modalità per un BTp Italia è andato molto bene”.

    Il Tesoro ha fatto sapere ieri che “dell'ammontare del BTP Italia riacquistato, pari a 4,2 miliardi di euro - a fronte di una offerta complessiva pari a circa 7,1 miliardi - circa il 63% è stato riconsegnato da banche, il 34% circa da fund manager e il restante 3% circa da istituzioni sovranazionali e assicurazioni. Per quanto riguarda la composizione geografica, circa l'87% dell'offerta soddisfatta nella fase di riacquisto è pervenuta da investitori domestici. Tra gli investitori esteri, la quota più significativa è stata riacquistata da investitori residenti nel Regno Unito (circa l'11%), mentre la quota residuale di circa il 2% è stata di provenienza francese e mediorientale”.

    Stando a fonti di mercato, la richiesta che è arrivata oltre i €7 miliardi non è stata soddisfatta integralmente perchè questo concambio è stato fatto a pochi giorni dall’asta a medio lungo termine: il prossimo martedì il Tesoro emette BTp a 5 e 10 anni per un importo totale tra 4,75 e 5,75 miliardi. La domanda non andava saturata.

    Il risparmiatore non è penalizzato. L’investitore privato che intende vendere il BTp Italia novembre 2017 prima della scadenza può farlo senza problemi sul MOT, una piattaforma con liquidità adeguata per operazioni al dettaglio. Il risparmiatore che ha acquistato questo BTp Italia in fase di collocamento, se mira al premio fedeltà dovrà detenerlo fino a scadenza. Al retail il BTp Italia indicizzato all’inflazione italiana, emesso alla pari, acquistabile da casa con l’homebanking, con paracadute in caso di deflazione, piace: l’ultimo BTp Italia, collocato in maggio, è stato venduto per una quota importante al retail, i privati si sono aggiudicati il 37% dell’importo totale emesso.


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