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Questo articolo è stato pubblicato il 22 febbraio 2013 alle ore 09:02.

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Il quadrilatero che comprende Novara Sviluppo, incubatore, facoltà di Farmacia si trova nel quartiere di Sant'Agabio, zona di aree dismesse e dove si concentra una forte immigrazione. Oltre alla funzione di sviluppare innovazione e ricerca, quella di favorire riqualificazione non è secondaria.

«È una parte di Novara – spiega Cesare Emanuel –, che dal punto di vista sociale potrebbe presentare condizioni delicate. In questa area si sta consolidando e strutturando un parco scientifico e tecnologico in cui l'università è una componente fondamentale». A credere nelle potenzialità dell'incubatore e delle sinergie è anche l'Associazione industriali di Novara, che ha dato vita a Enne3 insieme alle istituzioni locali, all'ateneo e alla Camera di commercio: «L'Ain – ricorda il presidente Fabio Ravanelli – è fra i soci fondatori dell'incubatore, che continua a sostenere, soprattutto come "facilitatore" della nascita di nuove idee imprenditoriali e "garante" di una governance che gli assicuri delle logiche gestionali imprenditoriali: dalla scelta delle idee meritevoli di essere incubate fino alla ricerca di partner industriali interessati».
Come dice il presidente di Novara Sviluppo, Maurizio Grifoni, «le contaminazioni sono importantissime e questo è un ecosistema che funziona egregiamente». E, a proposito dei flussi di informazioni e collaborazioni tra mondo accademico e imprenditoriale, Ravanelli cita «il progetto "Nova Res", spin-off accademico che fornisce alle imprese consulenza tecnica sui nuovi materiali: una testimonianza tangibile di questa impostazione».

Il sistema-incubatore, tuttavia, ha bisogno di crescere. Fisicamente, da un lato, e anche come rete e come imprese, dall'altro.
Sul primo fronte è in campo il Comune: di fronte al palazzo di Renzo Piano sorgerà una nuova struttura di oltre 5mila mq, «un progetto bellissimo – assicura il sindaco di Novara Andrea Ballarè – destinato a ospitare il centro di ricerca per le malattie autoimmuni dell'università e con ulteriori ampi spazi da destinare all'incubatore ed eventualmente ad altre attività legate a innovazione e ricerca». I tempi sono strettissimi, come dice Ballarè: «L'opera dovrà essere completata entro fine dicembre 2014». Il costo è di poco meno di dieci milioni, «finanziati per il 60% con fondi Ue e per il resto dal Comune», dice Ballarè.

Il secondo fronte è la doppia scommessa su cui si spende in prima persona Grifoni. Da un lato, annuncia il presidente, «come Novara Sviluppo entro pochi giorni dovremmo entrare a far parte di Apsti, l'Associazione parchi scientifici e tecnologici italiani che raggruppa i principali poli di innovazione in Italia». In tutto sono una trentina con oltre 11mila addetti. Dall'altro, Novara Sviluppo si candida a diventare partner «di uno dei più importanti acceleratori di impresa degli Stati Uniti, RocketSpace di San Francisco – spiega Maurizio Grifoni –. L'obiettivo è di creare una partnership con anche altri soggetti a livello nazionale per selezionare le migliori start up presenti sul territorio italiano e portarle a crescere e a imporsi sul mercato. Il passo oggi più difficile».

IL RATING DEL SOLE
Il punteggio

Attraverso una griglia di 12 variabili ciascun polo dell'innovazione è definito nei suoi punti di forza e di debolezza. Novara ha dalla sua parte lo stretto rapporto tra ricerca e imprese, ma le dimensioni restano ridotte
IL GIUDIZIO
-PUNTI DI FORZA

1
RAPPORTI CON IL MONDO SCIENTIFICO
Il legame della ricerca e dell'innovazione con il sistema delle imprese è di lunga data. Oggi la presenza dell'Università e di un incubatore favorisce questa sinergia
ALTO
-2
RAPPORTO IMPRESE RICERCA

È stretto il legame con le imprese. Non a caso l'associazione industriali e la Camera di commercio sono tra i fondatori dell'incubatore insieme all'università
BUONO
-3
INTERNAZIONALIZZAZIONE

Sebbene le start up che fanno capo al polo novarese non siano numerose e già strutturate, la loro capacità di imporsi sugli scenari internazionali e più che positiva
DISCRETA
-
PUNTI DI DEBOLEZZA

1
CAPACITÀ DI CREARE START UP

Nei prossimi mesi le start up dentro Enne3 saliranno a una ventina. Restano comunque poche rispetto ad altre realtà, che però sono spesso più grandi e strutturate
BASSA
-2
CAPACITÀ DI FARE RETE

Più che all'interno, nell'ambito del territorio, devono essere sviluppate le alleanze a livello nazionale: Novara Sviluppo si sta muovendo in questa direzione
SCARSA
-3
CAPACITÀ DI REGISTRARE BREVETTI

Non sono ancora molte le «invenzioni» registrate dalle start up novaresi. Una scarsità fisiologica dovuta a dimensioni e numero degli stessi spin off presenti
INSUFFICIENTE

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