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Jobs Act: a febbraio in Veneto il 45% in più di assunzioni…

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LAVORO

Jobs Act: a febbraio in Veneto il 45% in più di assunzioni indeterminate

Un certo dinamismo tra le aziende si notava già nelle prime settimane di gennaio, quando alcuni industriali si erano detti convinti della convenienza del contratto a tutele crescenti, annunciando in tempi brevi non solo nuove assunzioni, ma anche trasformazioni dei contratti da determinati in indeterminati.
E i dati di gennaio sul mercato del lavoro in regione, elaborati dall’Osservatorio di Veneto Lavoro, confermavano questa tendenza, con un significativo +18% di nuovi contratti a tempo indeterminato rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Ma sono i dati di febbraio a costituire una autentica sorpresa, con 9.709 assunzioni indeterminate, il 45% rispetto a febbraio 2014. «Si dovranno aspettare i prossimi mesi per verificare se questo forte incremento si manterrà o se è solo una “bolla” dovuta al rinvio al 2015, in attesa degli incentivi, di assunzioni già programmate – dice prudentemente il report di Veneto Lavoro -. Ma il dato va letto comunque positivamente, vista l’entità decisamente elevata».

I dati del monitoraggio di Veneto Lavoro evidenziano anche altri trend importanti, tutti riconducibili agli effetti del Jobs Act: la continua la crescita tendenziale delle assunzioni con contratti a tempo determinato (+11% a gennaio; +5% a febbraio); la forte crescita delle proroghe (+38% a gennaio, + 47% a febbraio); la flessione del ricorso all’apprendistato, a conferma della crisi di questo strumento, che si è rivelato svantaggioso rispetto ai contratti a termine (più brevi e meno burocratici) e dei tirocini (meno costosi e facili da attivare).

Inoltre, continuano a calare le assunzioni con contratto di lavoro intermittente o parasubordinato, mentre si conferma la fase espansiva delle esperienze di lavoro (tirocini, borse di studio, lavori di pubblica utilità).
La dinamica analizzata nei primi due mesi dell’anno – che si inserisce in un contesto economico territoriale di leggera crescita di tutti gli indicatori (secondo le previsioni, il Veneto registrerà un aumento del Pil nel 2015 dello 0,7%, dell’export del 3,9% e dei consumi delle famiglie dello 0,9%) – fa ben sperare anche per marzo e aprile, bimestre nel quale Veneto Lavoro stima un aumento dei contratti indeterminati di 7mila unità.

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