Economia

Aree dismesse di Torino Mirafiori: nuova energia da centri servizi e…

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RIQUALIFICAZIONI

Aree dismesse di Torino Mirafiori: nuova energia da centri servizi e automotive hi-tech

Dal 2005, anno in cui il Comune e la Provincia di Torino e la Regione Piemonte hanno acquisito 300mila mq dell’ex stabilimento di Mirafiori più il campo volo dalla Fiat in cambio di un piano industriale per il rilancio dell’auto, quello raggiunto ieri con la chiusura del bilancio 2014 da Tne (Torino Nuova Economia, la società a prevalenza pubblica che gestisce queste aree) è il miglior risultato di sempre, con un attivo di oltre 710mila euro. Prima, solo nel 2012 si era riusciti a chiudere con il segno più davanti, ma per un importo sensibilmente inferiore, di quasi 200mila euro, dopo una perdita di 2,7 milioni nel 2011.
A imporre una decisa svolta nella storia della valorizzazione degli ex appezzamenti Fiat, hanno pesato, lo scorso anno, gli accordi raggiunti per la cessione per 3,4 milioni dell’ex centro stile, in tutto 22mila mq nell’area b, all’azienda piemontese di automotive Tecnocad, che in autunno inaugurerà il nuovo stabilimento, e di 24mila mq per 20 milioni alla Novacoop, che è ancora al preliminare di vendita e che, nel comparto A, realizzerà un centro servizi polifunzionale. Sono i primi veri contratti, dopo che nei dieci anni precedenti l’unica operazione di sostanza era stata quella per la realizzazione del nuovo centro Design del Politecnico, realizzato su progetto di Isolarchitetti nell’area di corso Settembrini e cofinanziato da fondi Ue.

Quello che si è chiuso ieri, con il secondo risultato in positivo su tre anni, è anche il primo triennio di lavoro del nuovo management, guidato da un gruppo giovane che vede in carica come presidente, Stefano Tizzani, e al timone come amministratore delegato, Davide Canavesio, ex presidente dei giovani industriali di Torino.
«In tre anni di lavoro – spiega Davide Canavesio – abbiamo risanato la società, in parte con il contributo dei fondi in arrivo dall’Europa, ma soprattutto grazie ad operazioni di mercato, che hanno portato nelle casse risorse private. Oltre a chiudere il bilancio in positivo, cosa che non era accaduta lo scorso anno, ma solo perchè ci siamo attenuti a un criterio di prudenza, l’altro importante risultato raggiunto è che abbiamo dimezzato il debito contratto per la realizzazione del centro Design. Debito che, nel 2015, grazie alla chiusura dell’accordo con Novacoop, saremo in grado di cancellare».

All’orizzonte, per le aree Mirafiori, c’è anche una trattativa avviata con la Centrale del Latte, che proprio sulle ex aree Fiat potrebbe portare la sede del nuovo stabilimento. Da poco infine, Tne ha concluso la prima fase di un concorso di idee internazionale, a cui hanno partecipato 48 cordate di architetti e professionisti in arrivo dall’Italia e dall’estero, per suggerire possibili e innovativi utilizzi temporanei per l’area della ex logistica Fiat sotto il maestoso capannone dell’ex Dai. I risultati della gara sono stati presentati alla città con una mostra, allestita nell’ex capannone, e accompagnata da un ricco programma di eventi che per una settimana ha portato i torinesi a scoprire un luogo fino ad oggi precluso. «Ora Mirafiori ha davanti a sè tre direzioni -–conclude Canavesio –. Da una parte continueremo con le classiche operazioni di vendita. In secondo luogo, lavoreremo per passare alla fase due del concorso e dalle idee allo sviluppo dei primi studi di fattibilità per il recupero dell’ex Dai. Ma, nel frattempo, considerato il successo di pubblico della Mirafiori Week e le numerose telefonate che ci stanno arrivando per chiedere l’utilizzo degli spazi, cercheremo di mettere a reddito le aree, mentre si decide del loro futuro».