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Fiera di Genova punta sulla nautica per rivitalizzare il waterfront della…

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Fiera di Genova punta sulla nautica per rivitalizzare il waterfront della città

Fiera di Genova, la società a partecipazione pubblica che gestisce il quartiere dove si svolge da 55 anni - ed è attualmente in corso - il Salone nautico, forte dei nuovi vertici, da poco designati, si pone obiettivi ambiziosi.

Facendo leva sul sodalizio, in corso di perfezionamento, con la Porto antico spa, che gestisce le aree del vecchio porto di Genova, trasformate da Renzo Piano per le Colombiadi del ‘92, vuole diventare un punto di riferimento per l'utilizzo del waterfront genovese e per lo sviluppo, nell'area, della nautica da diporto.

In luglio, l'assemblea dei soci di Fiera (partecipata da Comune di Genova con il 35,17%, Regione Liguria-Filse con il 26,02%, Città metropolitana con il 19,95%, Camera di Commercio con il 16,38% e Autorità Portuale con il 2,47%) ha designato alla presidenza della società Ariel Dello Strologo, alla guida anche di Porto Antico (partecipata al 51% dal Comune di Genova, al 43,44% dalla Camera di Commercio e al 5,56% dall'Autorità Portuale).

“I soci di Fiera di Genova – spiega Dello Strologo – tre dei quali coincidono con l'azionariato di Porto Antico, viste le difficoltà avute da Fiera negli ultimi anni (ha chiuso il bilancio 2014 in sostanziale pareggio dopo cinque esercizi consecutivi in perdita, ndr), hanno deciso di spingere verso un percorso, che da anni si immaginava, di sinergia tra il quartiere fieristico e il porto antico.

L'idea degli azionisti delle due società è di far nascere un soggetto unico che sia rappresentativo di Genova, abbia il compito di presentarsi all'esterno come un interlocutore per l'utilizzo del waterfront e sia anche deputato a seguire le evoluzioni urbane del Blue print, cioè il progetto di riassetto del waterfront donato da Renzo Piano alla città”, che ha l'obiettivo di unire l'area della Fiera col porto antico, attraverso la creazione di una lunga linea d'acqua, con ampi spazi per la nautica.

A fronte di tutto questo, Dello Strologo immagina, nel futuro, a un Salone di Genova allargato anche al porto antico. Per raggiungere i suoi obiettivi, però, Fiera punta a entrare, come socio al 50%, ne I Saloni Nautici, la società (controllata da Ucina, la Confindustria nautica) che da due anni organizza il boat show di Genova. Quando la società fu fondata, la Fiera era uno dei soci designati. In quel momento, però la spa fieristica aveva problemi societari e di bilancio che, spiega Dello Strologo, impedirono agli azionisti di sottoscrivere le azioni. Ora Fiera chiede a Ucina il completamento dell'operazione.

La Confindustria nautica, però, non è più convinta dell'operazione. “Non c'è alcuna preclusione, da parte nostra – afferma il presidente di Ucina, Carla Demaria – ma I Saloni Nautici ha un bilancio che deve tornare. Auspichiamo un intervento esterno che ci possa supportare ma chiediamo che abbia un valore aggiunto. Poi, dialoghiamo con chiunque, certamente anche con la Fiera”.

Di fatto la società di Ucina preferirebbe un socio come Ligurcapital, società in-house della Regione controllata dalla Filse, la finanziaria regionale. A maggior ragione ora, che la società I Saloni Nautici si è aggiudicata l'organizzazione di un boat show a Venezia.

Ma Dello Strologo non demorde: “Il salone non appartiene solo a Ucina ma anche a Fiera: è di tutti e due. Se si decide che I Saloni Nautici organizza il salone, va bene. Ma se si vuole che Fiera sia fuori dal boat show, dico no. Ho un mandato chiarissimo dai miei azionisti: far tornare Genova grande rispetto alla nautica italiana. Offro quindi massima collaborazione a Ucina ma mi aspetto altrettanto”.

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